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Di Gennaro a RFV: "Fiorentina, la mentalità è giusta manca la concretezza"
Intervistato dai colleghi di Radio Firenzeviola, Antonio Di Gennaro ha commentato il momento della formazione viola allenata da Vincenzo Italiano in questo finale di stagione: "Se all’Atalanta dai campo, ti ammazza. Ha l’allenatore italiano migliore al momento, è normale che puoi pagare contro una squadra che ha inserito tutte le punte e giocatori offensivi a disposizione.
Ai viola mancano i giocatori veri, quando si assentano Arthur, Nico, Milenkovic, la Fiorentina va incontro a questi risultati. E l’aveva anche aggiustata sul 2-1, poi ha preso quei gol. Ma la mentalità è giusta, manca la concretezza in queste gare che pesa. Poi 4-1 diventa un risultato pesante, a Lookman è stato lasciato troppo campo".
A fine partita, avrebbe difeso la scelta della rimessa laterale, come ha fatto Italiano?
"Una mentalità che lui ha. Nei momenti difficili la nuova generazione di allenatori non è abituata a fare altro. Però ci sono momenti durante la gara che si possono gestire in modo diverso. Sono filosofie di un allenatore che si mantiene così fino alla fine. Comunque c’è ancora la Conference e il campionato che mette a disposizione altri posti per le coppe europee. Sta a Italiano far mantenere alla squadra i nervi saldi, perché ci sono ancora due obiettivi da raggiungere
Ai viola mancano i giocatori veri, quando si assentano Arthur, Nico, Milenkovic, la Fiorentina va incontro a questi risultati. E l’aveva anche aggiustata sul 2-1, poi ha preso quei gol. Ma la mentalità è giusta, manca la concretezza in queste gare che pesa. Poi 4-1 diventa un risultato pesante, a Lookman è stato lasciato troppo campo".
A fine partita, avrebbe difeso la scelta della rimessa laterale, come ha fatto Italiano?
"Una mentalità che lui ha. Nei momenti difficili la nuova generazione di allenatori non è abituata a fare altro. Però ci sono momenti durante la gara che si possono gestire in modo diverso. Sono filosofie di un allenatore che si mantiene così fino alla fine. Comunque c’è ancora la Conference e il campionato che mette a disposizione altri posti per le coppe europee. Sta a Italiano far mantenere alla squadra i nervi saldi, perché ci sono ancora due obiettivi da raggiungere
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