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Fiorentina, Sabatini sicuro: "E' Sarri l'uomo giusto per il rilancio"
Sandro Sabatini, giornalista di Mediaset, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro" per parlare della situazione allenatore:
"Io Italiano lo salvo quest'anno perché pur con la sua filosofia rivedibile in alcuni frangenti, ha giostrato certe situazioni con una conoscenza di calcio più ampia di quella del personaggio che è.
Poi la sfortuna ha voluto che a Bergamo fosse ripreso mentre mandava la squadra tutta avanti e la partita si riduce a quello che poi lui ha cercato di spiegare".
Il gol del 3-1 è stato chiarito tardi agli spettatori e tifosi, perché il black out?
"Anche io ero a vedere dal divano e me lo sono chiesto dove fosse il replay ma sono sicuro sia stato un problema di tempi, però la decisione per sfortuna della Fiorentina è giusta".
Chi per il dopo Italiano, Aquilani o Juric?
"Credo che qualsiasi decisione venga condizionata dalla contemporaneità delle voci.
De Rossi sta confondendo le idee delle società perché, con la massima stima, passa come esempio e Aquilani lo confermerebbe.
Ma De Rossi è un simbolo, Aquilani che ancora non è pronto a mio avviso come esperienza, è un po' come Ambrosini per la Fiorentina, ovvero non altro che una meteora in maglia viola.
Meglio Juric?
Mi piacerebbe più Sarri perché se si vuole fare un progetto di giovani non necessariamente deve esserci un tecnico giovane, anzi.
Sarri è per un progetto di crescita.
E' lui l'uomo giusto, arriva con idee e credibilità, oltre ad una toscanità che non farebbe male. Anche perché a livello di comunicazione quello che lui ha detto a Firenze sarebbe valutate nel giusto modo e appoggiate. Poi tra lo stipendio di Juric e Sarri ci passano 500mila euro, un milione al massimo...".
"Io Italiano lo salvo quest'anno perché pur con la sua filosofia rivedibile in alcuni frangenti, ha giostrato certe situazioni con una conoscenza di calcio più ampia di quella del personaggio che è.
Poi la sfortuna ha voluto che a Bergamo fosse ripreso mentre mandava la squadra tutta avanti e la partita si riduce a quello che poi lui ha cercato di spiegare".
Il gol del 3-1 è stato chiarito tardi agli spettatori e tifosi, perché il black out?
"Anche io ero a vedere dal divano e me lo sono chiesto dove fosse il replay ma sono sicuro sia stato un problema di tempi, però la decisione per sfortuna della Fiorentina è giusta".
Chi per il dopo Italiano, Aquilani o Juric?
"Credo che qualsiasi decisione venga condizionata dalla contemporaneità delle voci.
De Rossi sta confondendo le idee delle società perché, con la massima stima, passa come esempio e Aquilani lo confermerebbe.
Ma De Rossi è un simbolo, Aquilani che ancora non è pronto a mio avviso come esperienza, è un po' come Ambrosini per la Fiorentina, ovvero non altro che una meteora in maglia viola.
Meglio Juric?
Mi piacerebbe più Sarri perché se si vuole fare un progetto di giovani non necessariamente deve esserci un tecnico giovane, anzi.
Sarri è per un progetto di crescita.
E' lui l'uomo giusto, arriva con idee e credibilità, oltre ad una toscanità che non farebbe male. Anche perché a livello di comunicazione quello che lui ha detto a Firenze sarebbe valutate nel giusto modo e appoggiate. Poi tra lo stipendio di Juric e Sarri ci passano 500mila euro, un milione al massimo...".
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