Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / frosinone / PRIMO PIANO
L’EDITORIALE – Tante le giustificazioni, ma che mazzata!TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 31 gennaio 2015, 20:00PRIMO PIANO
di Fabrizio Celani
per Tuttofrosinone.com

L’EDITORIALE – Tante le giustificazioni, ma che mazzata!

Facciamo conto che un tifoso del Frosinone non abbia visto la partita di ieri del San Nicola e vedesse solamente il risultato finale. Un poker del Bari che non lascia spazio all’immaginazione, una delle più cocenti sconfitte nella storia dei canarini in serie B, una sconfitta che acuisce il periodo negativo (per non dire di crisi) che sta attraversando la squadra di Stellone.

Ma c’è un “ma”. Anzi, ce ne sono molti. Dopo un netto 4-0 sarebbe stupido cercare di trovare giustificazioni, ma il nostro ruolo ci obbliga a trovare qualche spiegazione dopo una partita così. Risultato decisamente bugiardo, il Frosinone di certo non avrebbe meritato la vittoria, ma neanche di subire un passivo così pesante, figlio di alcune dormite difensive, figlio di una “sfiga” che perseguita il Frosinone (guardate l’autogol di Zanon e ripensate ad episodi passati quali ad esempio l’autogol di Ciofani a Brescia), figlio di decisioni arbitrali assolutamente discutibili. Non temiamo smentita se diciamo che Gori ha preso la palla con il petto da terra e non con il braccio. Quattro gol che sono arrivati nei momenti in cui il Frosinone cercava la rete, cercava l’episodio per capovolgere gli equilibri di una gara nata male e conclusa peggio. Con ciò non vogliamo dire che i canarini meritavano di tornare in Ciociaria con le pive piene, ma comunque è giusto evidenziare che non si tratta di una disfatta, che da una sconfitta, seppur cocente, si può e si deve ripartire.

Visto comunque che sul passato non si può far nulla, ma si può e si deve agire sul futuro, proviamo a vedere cosa non è funzionato a Bari. Ai più è parsa una squadra distratta, nervosa, come se le voci di mercato avessero minato una serenità generale che aveva portato tanti punti. Bisogna lavorare più sulla testa che sulle gambe, perché la squadra nonostante la mazzata finale ha giocato, in alcuni frangenti ha schiacciato il Bari nella propria metà campo, palesando poi difficoltà di soluzioni finalizzative. Tanti i tiri, molti dalla distanza, poche le incursioni in area. Stellone, insieme alla dirigenza, dovrà lavorare di più sulla psicologia dei ragazzi, deve inculcare nelle loro teste di nuovo la convinzione dei propri mezzi. È sembrato un Frosinone troppo distratto anche in difesa, dove ogni leggerezza la paghi cara, troppo cara. 

Si deve ripartire da qui, bisogna metterci alle spalle il passato, sia positivo che negativo. Ripartiamo da un tesoretto di 35 punti accumulati in un girone, dobbiamo pensare di ripartire da zero (anche perché la classifica così corta non permette troppi passi falsi), dobbiamo convincerci nuovamente che i mezzi ci sono, che questa squadra è forte e che, se nonostante due mesi di inferno, si trovi ancora lì in alto in classifica, non è per uno strano caso di fortuna ma per merito.
E quindi testa bassa, tanto lavoro e ricordiamo sempre che questo Frosinone paura non ne ha! Avanti Frosinone!