SPECIALE TUTTOFROSINONE - La Storia di Anita, piccola grande tifosa del Frosinone, innamorata della Vita e che lotta come un "leone" una difficilissima battaglia... STORIA E FOTO

Questa è la storia di Anita. La storia di una piccola grande tifosa del Frosinone che ci ha colpito tanto e che abbiamo deciso di raccontare con l'assenso totale della famiglia e anche del suo “amico” speciale Danilo Soddimo.

Anita Di Castro è una bambina di 7 anni e mezzo (quasi otto a dir la verità, li festeggerà a luglio) con un cuore grande come il mondo intero e con una voglia di vivere contagiosa e pazzesca. Anita, diciamolo subito, è molto malata. Molto, molto. Ma lotta come un leone!

Quest'anno ha saltato anche la scuola per via della malattia. A settembre dovrebbe iniziare a frequentare invece la terza elementare. Dovrebbe, perché gli interrogativi legati alla sua salute sono tanti. Nel 2011 Anita si è ammalata per la prima volta di tumore. La diagnosi, tra le più terribili, una leucemia linfoblastica acuta. La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è un tumore ematologico che prende origine dai linfociti - un tipo particolare di globuli bianchi - nel midollo osseo ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo osseo e in altri organi. Il termine "acuta" indica che la malattia progredisce velocemente. Nella sua rarità (in Italia si registrano circa 1,6 casi ogni 100.000 uomini e 1,2 casi ogni 100.000 donne ) la LLA è però il tumore più frequente in età pediatrica, infatti rappresenta l'80% delle leucemie e circa il 25% di tutti i tumori diagnosticati tra 0 e 14 anni.

Anita - ci racconta il padre - è ricoverata in regime di dimissione protetta presso l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Due volte a settimana deve sottoporsi a tutti i controlli e analisi di rito. A novembre Anita ha ricevuto anche un trapianto di cellule staminali dal padre.

Anita è figlia unica. Si chiama Pino, il padre. Agente di polizia, di base presso la Questura di Frosinone. La madre di Anita invece, Cristina, originaria della provincia di Caserta, fa la maestra in una scuola elementare di Tecchiena. Due genitori modello che stanno dando tutto loro stessi alla loro piccolina. Ad Anita.

“Prima di Pasqua Anita si era aggravata moltissimo e i medici ci avevano detto che dovevamo prepararci al peggio, che non c'erano più speranze – ci racconta Pino, papà di Anita - C'è stato un ulteriore pesantissimo periodo di chemio, di 40 giorni. Periodo intenso e difficile per la bambina. Poi è andata leggermente meglio”.

Poi con un coraggio incredibile e con una forza d'animo impressionante, Pino ci dice ancora: “Se Anita conosce la sua malattia? Si, le abbiamo spiegato la sua malattia e lei è consapevole di tutto. Ma è lei a darci la forza di andare avanti. Ha una voglia di vivere incredibile Anita”

Anita è un'amica di Danilo Soddimo, centrocampista del Frosinone e una tifosa del Frosinone oltre che simpatizzante della Roma.

“Anita ha conosciuto Soddimo in un parrucchiere. Era li, poi è entrato Danilo e subito sono diventati amici – continua ancora il padre della bambina – Io sono un tifoso del Frosinone e da allora anche Anita è diventata una vera tifosa dei canarini. Contro il Crotone purtroppo non è potuta venire allo stadio perché era ricoverata ma in passato la bambina è stata al “Matusa”. Quando ha saputo che il Frosinone era andato in Serie A è stata contentissima, ha detto che ha tanti progetti per l'anno prossimo. Le sue prime parole quando gli ho detto della promozione in A? Ha subito pensato che la prossima stagione ci sarà il derby con la Roma, lei è anche simpatizzante della Roma infatti. Poi ha visto le foto dei festeggiamenti ed era ancora più felice”.

Qualche giorno fa la squadra tutta, con in testa chiaramente Danilo Soddimo, ha regalato ad Anita una maglietta speciale, con le dediche da parte di tutti i componenti della rosa.

“Quando ha visto la maglietta di Soddimo e quella firmata da tutti i ragazzi è veramente stata felice – ci racconta sempre il padre – Pensate che oggi (l'intervista è stata realizzata venerdì ndc) è entrata in ospedale con la sciarpetta al collo del Frosinone. Ormai è una mascotte dell'ospedale, lo frequenta da quattro anni. Anche lo scorso anno quando c'erano i mondiali era ricoverata in ospedale purtroppo”.

Domenica 31 il Frosinone festeggerà la promozione in Serie A, la speranza è che anche Anita possa esserci. “Speriamo di poter esserci – conclude Pino – dipende se arriverà o meno il via libera dai dottori. La bambina vorrebbe assolutamente partecipare”.

Prima di chiudere l'intervista, il padre, persona squisita, ci tiene però a fare un invito: “Chiedo a tutti quanti quelli che leggeranno la storia di mia figlia di donare il proprio sangue. E' un invito che voglio rivolgere a tutti. Donare sangue salva le vite”.

Anche noi ci uniamo a questo invito e speriamo ci riesca Anita a partecipare alla festa promozione. Ma speriamo soprattutto che riesca a vincere la sua (estremamente difficile) battaglia contro la malattia. Siamo tutti con te Anita. E siamo anche tutti con la tua famiglia. Tifosi del Frosinone e non. Sportivi e non sportivi.

Nelle foto seguenti la gioia di una bimba innamorata di vivere, tifosa del Frosinone ma soprattutto tifosa della Vita. (è fatto divieto assoluto utilizzare queste foto altrove o per altre cause se non preventivamente autorizzati)