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Éder, il Fenomeno (giallo)azzurro
domenica 29 marzo 2015, 17:35News
di Stefano Pantano
per Tuttofrosinone.com

Éder, il Fenomeno (giallo)azzurro

Corre il minuto 58 allo stadio Nazionale Vasil Levski di Sofia, l’Italia si trova sotto 2-1 contro la Bulgaria. Il CT Antonio Conte chiama dalla panchina l’attaccante Éder Citadin Martins che fa il suo esordio assoluto in maglia azzurra. Dopo le critiche in settimana per la sua convocazione, l’attaccante della Sampdoria smentisce subito tutti. Bastano, infatti, poco più di 26 minuti alla punta classe ’86 per entrare nel cuore dei tifosi italiani. Siamo all’84’, Chiellini dalla sinistra trova Éder al limite che elude la marcatura del diretto avversario e lascia partire un destro a giro che non dà scampo a Mihajlov. È la rete che permette agli azzurri di ottenere un punto importante su un campo storicamente ostico e, soprattutto, di rafforzare la seconda posizione che vale l’accesso diretto a Euro 2016. Da sempre Éder è abituato a rispondere alle critiche nel modo più naturale per un attaccante: segnando. Cresciuto nel Criciúma, è stato portato in Italia dall’Empoli nel 2005. 5 presenze in Serie A e qualche problema di adattamento al calcio italiano. Il 18 gennaio 2008 arriva la svolta, il Frosinone ottiene il prestito con diritto di riscatto della metà. Fa il suo esordio nella brutta sconfitta per 3-0 di Lecce, giocando 12 minuti a risultato già compromesso. Il 30 gennaio al “Matusa” si gioca un’amichevole tra la squadra giallazzurra e i canadesi dell’Impact de Montréal. Mister Cavasin getta nella mischia il giovane brasiliano che lo ripaga con il gol vittoria: una fantastica rovesciata che ribadisce in rete una respinta del portiere. I pochi tifosi presenti si stropicciano gli occhi per le giocate del talento appena arrivato dall’Empoli. Il suo minutaggio in campionato comincia ad aumentare e il 23 febbraio trascina i canarini nel successo per 4-2 sullo Spezia. Un gol da vero bomber e due assist per Amerini e Lodi. Scoppia l’amore tra Frosinone e il “Fenomeno”, affettuoso soprannome coniato dai tifosi ciociari.

Al termine della stagione saranno 6 i centri in 19 gare che spingono la società a investire su di lui. L’intuizione del club del presidente Stirpe è vincente e nella stagione 2008/09 arriva la consacrazione per il calciatore originario di Lauro Müller. Va a segno 14 volte in 33 partite, è l’uomo insostituibile della formazione guidata da Braglia. Classe cristallina e progressione devastante, questo l’identikit di Éder che a fine stagione viene riscattato dall’Empoli. Si laurea capocannoniere della Serie B 2009/10 con un bottino di ben 27 gol che gli apre le porte della Serie A. Va in prestito a Brescia dove, nonostante i 6 sigilli in 35 presenze, non riesce ad evitare la retrocessione in cadetteria. Torna all’Empoli che lo gira subito al Cesena, metà stagione in A con 17 presenze condite da 2 reti. A gennaio arriva la chiamata della Sampdoria che cerca la risalita dalla Serie B, difficile dire di no a un club così blasonato. La scelta si rivela azzeccata e i blucerchiati centrano la promozione attraverso i play-off trascinati dalla classe di Éder, a segno 5 volte in 19 gare. Arriva la consacrazione anche nel massimo campionato, dove in tre stagioni raccoglie 89 presenze condite da 28 reti. Nell'attuale torneo mister Mihajlović gli affida le chiavi della squadra che punta al terzo posto, valido per la qualificazione in Champions League. Cittadino italiano dal 2010 grazie a un bisnonno trevigiano, il 21 marzo viene convocato dal CT Conte per le sfide con Bulgaria e Inghilterra. Éder accetta con entusiasmo e ripaga la fiducia del mister con il gol del pareggio in quel di Sofia. Dopo Salvatore Bocchetti, è il secondo ex Frosinone ad indossare la casacca della Nazionale Maggiore. Un traguardo di prestigio che ha fatto emozionare non poco anche i sostenitori giallazzurri. Provate a chiedere a un tifoso quale sia stato il giocatore più forte visto in maglia canarina. In molti vi risponderanno il “Fenomeno” Éder.