Frosinone Verona, i numeri della crisi scaligera contro la voglia di riscatto ciociara. Al Matusa, primo, vero incontro ad alta tensione

Quattordicesima di campionato e già gara ad alta tensione: Frosinone-Hellas Verona, al Matusa, sarà il primo importante match salvezza. Le due squadre arrivano all'incontro con la testa fasciata. Mandorlini appare sempre più vicino alla fatidica ultima spiaggia: una sconfitta in terra ciociara varrà, quasi sicuramente, un esonero. D'altra parte, i veneti vengono da un periodo nero: due punti in sei partite, arrivati negli scontri diretti con Carpi ed Udinese, sei goal subiti nelle ultime quattro partite contro una sola rete messa a segno, casella delle vittorie stagionali ancora ferma a zero. Numeri monster per una squadra che, ad inizio stagione, godeva di tutt'altro giudizio generale. Domenica, Pazzini e compagni, saranno di scena a Frosinone ed il rendimento esterno non è di certo incoraggiante: tre punti conquistati da inizio campionato ed altrettante reti realizzate.

L'assenza del giocatore di riferimento delle ultime stagione, Luca Toni, è pesata e non poco: l'attaccante azzurro, rientrato nella partita di domenica scorso al Bentegodi contro il Napoli di Sarri, è pronto a riprendersi fascia di capitano ed i panni da leader. Di fronte, un leone ferito ma non domato, voglioso di riscatto dopo la batosta milanese. Stellone è pronto a giocarsi il tutto per tutto grazie anche ai probabili rientri di due pedine importanti. Chibsah e Pavlovic, oltre a Federico Dionisi, dopo la squalifica scontata, autentico trascinatore giallazzurro nelle ultime partite disputate al Matusa. Sarà partita vera ad alta tensione: la salvezza passa, per forza di cosa, tra l'erba verde del vecchio Comunale.