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Cheddira: "L'Italia non è un paese razzista. In estate ritiro col Napoli, poi si vedrà..."
Walid Cheddira ha rilasciato una lunga e interessante intervista al 'Corriere dello Sport'. L'attaccante del Frosinone, il cui cartellino è di proprietà del Napoli, nell'ultima sfida di campionato ha realizzato una doppietta proprio contro i partenopei, gol che sono risultati decisivi per la conquista di un punto allo stadio Maradona: "Quando scendo in campo penso al presente, non al futuro. Gioco per il Frosinone e aiuto il Frosinone: vogliamo salvarci. E poi si vedrà. Intanto faccio il massimo, per ogni evenienza".
Al termine di questa stagione, Cheddira però spera di vestire la maglia del Napoli: "Dovrei fare il ritiro con la maglia del Napoli, E poi vedremo cosa accadrà. Conosco bene la città: i miei agenti sono napoletani, Marco Sommella e Bruno Di Napoli, e mio fratello Momo gioca nel Portici in D".
Sul problema razzismo negli stadi italiani, questo il pensiero di Cheddira: "L’Italia non è un Paese razzista e parlo per esperienza personale. In campo non so cosa possa capitare: siamo in foga, in adrenalina, e voglio pensare che nessuno insulti con l’istinto razzista. Ma che il calcio, con i suoi numeri, possa aiutare per stigmatizzare certi episodi questo sì, assolutamente".
Infine, Cheddira s'è soffermato a lungo sull'obiettivo del Frosinone per questo finale di stagione: "Abbiamo alle spalle un anno intero di lavoro, sacrifici. Sarebbe stupido mollare proprio ora. La forza che ci viene da dentro nasce proprio da quanto abbiamo costruito. Per questo continuiamo ad allenarci al massimo e a preparare le partite al meglio. Vogliamo l’obiettivo".
Al termine di questa stagione, Cheddira però spera di vestire la maglia del Napoli: "Dovrei fare il ritiro con la maglia del Napoli, E poi vedremo cosa accadrà. Conosco bene la città: i miei agenti sono napoletani, Marco Sommella e Bruno Di Napoli, e mio fratello Momo gioca nel Portici in D".
Sul problema razzismo negli stadi italiani, questo il pensiero di Cheddira: "L’Italia non è un Paese razzista e parlo per esperienza personale. In campo non so cosa possa capitare: siamo in foga, in adrenalina, e voglio pensare che nessuno insulti con l’istinto razzista. Ma che il calcio, con i suoi numeri, possa aiutare per stigmatizzare certi episodi questo sì, assolutamente".
Infine, Cheddira s'è soffermato a lungo sull'obiettivo del Frosinone per questo finale di stagione: "Abbiamo alle spalle un anno intero di lavoro, sacrifici. Sarebbe stupido mollare proprio ora. La forza che ci viene da dentro nasce proprio da quanto abbiamo costruito. Per questo continuiamo ad allenarci al massimo e a preparare le partite al meglio. Vogliamo l’obiettivo".
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