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Lino Marmorato: Pandoro rosso blu senza mosci.ame
lunedì 5 dicembre 2016, 10:56Vetrina
di Sir Bel
per Genoanews1893.it

Lino Marmorato: Pandoro rosso blu senza mosci.ame

Speriamo che anche al Bentegodi stasera alle ore 19, diretta integrale di Radio Nostalgia, la partita possa nascere in un certo modo con il gol segnato subito e le cose vadano verso il giusto, come ha detto Gasperini per la vittoria del Grifone contro la Juventus.

Un risultato positivo del Genoa farebbe lasciare lo stadio di  Verona da parte di ogni genoano in campo, sugli spalti e davanti alla Tv, con le orecchie incollate alla Radio con un spirito da Marcantonio Bente.Godi per la prossima trasferta e le altre due importanti da giocarsi nel Tempio con Fiorentina e Palermo e la seconda anche, si spera, con un Pavoletti in più.

Contro il Chievo anche se Juric vorrà fare il proprio gioco dovrà essere abile a far eludere il pressing e l’aggressività alta dei clivensi, calcolando che superato il primo tentativo di pressing i veneti si posizionano nella propria trequarti difensiva con un 5 3 2 fortemente orientato sull’uomo.  Per averne ragione il Vecchio Balordo dovrà puntare sulle qualità tecniche individuali dei singoli, sul palleggio e possesso paziente e prolungato cercando sulla giocata in verticale le sponde e imbucate di Simeone abile a smarcarsi negli spazi luce. Pur manovrando sulle vie esterne la band Juric dovrà creare un gioco consistente e pericoloso per quelle interne con pallone rasoterra anello debole di Dainelli e compagnia davanti a Sorrentino.

Per questo motivo, considerato come giocano i “mussi volanti” non è questione di numeri, si potrebbe vedere un Grifone camaleontico alle spalle di Simeone con due personaggi come Rigoni e Pandev ad agire non solo tra le linee, pronti a non permettere ai centrocampisti clivensi di aprire e chiudere il gioco con l’inserimento da dietro di Castro.

Altra caratteristica del Chievo da mettere subito sotto controllo il gioco di Birsa decisivo negli schemi d’attacco del Chievo pronto a sfruttare il movimento dei due attaccanti per fiondarsi negli spazi da loro lasciati aperti, al contrario abile lanciandoli in profondità con il suo sinistro.

La formazione del Genoa annunciata da tutti non da Juric ieri in conferenza stampa è: Perin, Izzo, Burdisso, Munoz, Lazovic, Veloso, Rincon, Laxalt, Rigoni, Simeone, Pandev, aggiungiamo Ocampos al posto del macedone, alle 10.30 è iniziato il risveglio muscolare.

Chievo: è uguale a ieri, forse troppo. Maran si ritrova con gli stessi uomini dello scorso anno, gioco collaudato, i risultati si sono visti nelle prime giornate di campionato con gli avversari alla ricerca dell’identità mostrando solidità e organizzazione. Squadra vecchiotta e senza ricambi di qualità ultimamente ha patito l’assenza di Birsa. Squadra difficile da affrontare e da dominare tatticamente. L’undici gialloblù è cresciuto parecchio in questi anni: da un gioco esclusivamente difensivo, si è passati a un gioco manovrato. La solidità difensiva però rimane il marchio fondamentale di Maran, subire pochi gol.

I clivensi cercano di giocarsi sempre la gara nei primi minuti di gioco. La strategia di Maran è chiara: pressing iniziale alto con l’intento di rallentare e ostacolare l’avvio di manovra del rivale, buttarla dentro e dopo difendersi con una difesa collaudata a livello di uomini e meccanismi.  Nel meccanismo tattico dei veneti si presta maggiore attenzione ai possibili riceventi piuttosto che occupare le linee di passaggio: gli esterni escono sui terzini, gli interni seguono a uomo gli omologhi avversari, le due punte stanno strette con l’intento di impedire la giocata in verticale. Le azioni del gioco vengono così convogliate verso l’esterno, con il centro del campo protetto dai tre difensori centrali e dai tre mediani.

Il giocatore con più qualità, capace di fare la differenza, è l’ex genoano Birsa.   Lo sloveno può agire da trequartista, ruolo a lui più congeniale, seconda punta o esterno d’ attacco. Importante per l’equilibrio del centrocampo è l’argentino Castro, giocatore di sostanza molto abile negli inserimenti e pericoloso in zona gol.

Solito Chievo anche contro il Grifone: chiudersi molto, dieci dietro la linea del pallone, provando ad uccellare sui calci  d’angolo e i calci di punizione diretti.

La formazione: Sorrentino, Sardo, Dainelli, Gamberini (Cesar), Gobbi, Izco, Radovanovic, Castro, Inglese (De Guzman) Pellissier (Meggiorini)

Chievo Genoa diretta da Russo di Nola, libero professionista, 40 anni, arbitro dal 1994 in serie A dal 2007. 132 gare dirette nella massima serie con 27 rossi sventolati e 43 rigori fischiati. 6 le gare dirette in stagione mai Chievo e Genoa. Con i clivensi 10 le gare dirette 3 vittorie e 7 sconfitte l’ultima è la vittoria casalinga lo scorso anno contro il Frosinone; con il Grifone 12 le gare 6 vittorie 1 pareggio 5 sconfitte, l’ultima partita diretta è la sconfitta in casa della Juventus nel febbraio scorso.

1° ass Preti di Mantova, 2° Vivenzi di Brescia, 4° Mondin di Treviso, 5° Abisso di Palermo, 6° Rapuano di Rimini.

Diffidati: Cesar, Radovanovic (Chievo), Rincon (Genoa)

Indisponibilibi: Meggiorini, FloroFlores, Cacciatore, squalificato(Chievo), Pavoletti(Genoa)