Tifosi, perchè?

Ebbene si, la sindrome del genoano colpisce ancora.
Ora è tutto da buttare, non c'è nulla che funzioni, siamo vicini alla retrocessione, al tracollo e ad un passo dal fallimento.
Comunicati, prese di posizione ed insulti...
Non capisco proprio i tifosi genoani. Non capisco come sia possibile passare dalle più sfrenate emozioni allo stato di pessimismo irreversibile.
Non è possibile. Non è possibile pensare che a metà campionato, una onorevole metà stagione, con la salvezza ormai praticamente ottenuta, si possa pensare di farsi prendere da questo sconforto.
Certo, le quattro sconfitte consecutive condite da un mercato non del tutto condivisibile, hanno cambiato radicalmente l'umore di una piazza che era serena.
Ci vuole un po' di stabilità mentale, un po' di equilibrio. Il Genoa, oggi, ha giocato un ottimo primo tempo, i calciatori erano sempre primi sul pallone, sovrapposizioni e gioco più che accettabile; si era in completo controllo dell'incontro non avendo subito nulla o quasi. Poi succede ciò che spesso succede al Genoa, ciò che è sempre successo al Genoa.

Per circostanze abbastanza casuali, si subisce un gol ed immediatamente, complice uno fortunatissimo rimpallo ecco il due ad uno in un amen. Certo, il secondo tempo, è stato tra i più brutti della storia, passivi , rinunciatari, non capaci di una minima reazione ed ecco che l'imbarcata è servita.
Occhio, però, a buttare via tutto, occhio ad essere così trascinati e catastrofici.
La nostra realtà è questa; realtà fatta di una squadra mediocre che si aggira verso il centro classifica.
Purtroppo le finanze non permettono di più....anzi bisogna che il tifoso medio comprenda che, solo con questa politica, si possono scongiurare scenari apocalittici.
State tranquilli, amici, che se ci fosse stato Rincon la musica odierna sarebbe stata letta sul medesimo spartito.
Allora calma e ragionamento. La calma è l'unica arma che ci permetterà di goderci il nostro Genoa, sempre stabile in serie A. Almeno possiamo sperarlo.
Un abbraccio
luca ferrari