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Genoa e Sidio Corradi: una questione di cuore
martedì 23 aprile 2024, 13:02News
di Radazione Genoa News 1893
per Genoanews1893.it

Genoa e Sidio Corradi: una questione di cuore

Premetto: io Sidio non l’ho mai visto giocare. Ma poco importa, perché ci sono giocatori che per entrare nel cuore di una tifoseria e di una squadra non devi per forza vederli giocare: ci entrano, ci rimangono e fanno parte del club, indelebilmente.

Sidio Corradi non è solo un nome nella storia del calcio, ma una leggenda vivente del Genoa, dove ha lasciato un'impronta sia come giocatore che come persona. Nato a Porto Ercole lo stesso giorno di Gigi Riva, la sua carriera prese una svolta decisiva quando, nonostante l'opposizione familiare, scelse di seguire la sua passione per il calcio. Questa scelta lo portò a diventare non solo uno degli attaccanti più prolifichi del Genoa, ma anche una figura emblematica per la squadra e i suoi tifosi.

Arrivato al Genoa nel 1970, Corradi trovò la squadra in Serie C, ma con un progetto ambizioso e una promessa: ritornare in Serie A. Grazie alla guida di Arturo Sandokan Silvestri e alla determinazione del gruppo, il Genoa non solo raggiunse la Serie A, ma consolidò la sua presenza nel calcio che conta, segnando una delle epoche più iconiche del club. Non tutti l’hanno vissuta ma certi nomi rimangono scolpiti nella memoria dei nonni, dei padri fino ad arrivare a noi. Sidio, con la sua abilità e carisma, divenne rapidamente un beniamino dei tifosi, e nel corso dei suoi sette anni in maglia rossoblù, si affermò come il quinto miglior marcatore di tutti i tempi del club, un record che testimonia il suo impatto devastante in attacco, e primo, ed eguagliato solo da Marco Rossi, ad avere segnato in C. B e A.

Ma la storia di Sidio non si ferma al rettangolo verde, è intrisa di sfide e trionfi, dall'infanzia in una piccola località marittima alla consacrazione nel mondo del calcio professionistico. Il consiglio ricevuto dal padre sul letto di morte di abbandonare la vita di mare per il calcio ha segnato una svolta nella sua vita, portandolo a conquistare uno scudetto con il Bologna prima di diventare una leggenda al Genoa.

I calciatori che rimangono folgorati dalla Gradinata Nord non sono pochi, ma quelli che riescono ad entrarci dentro sono una ristrettissima élite. Sidio indiscutibilmente è tra questi. Per cui la sua richiesta di poter fare un’ultima foto con alle spalle la sua Gradinata è diventata un’onda inarrestabile, un tam tam tra i tifosi, una delicata richiesta per la società.

Non è una questione di foto, è – come detto – una questione di cuore. Sarà il momento per acclamarlo ancora o per urlare il suo nome la prima volta. Sarà l’occasione di fare un tuffo negli anni 70 insieme a lui, ripensare a un Grifone che è entrato nel cuore di tanti.

Sidio è stanco, affaticato, debole. Non si nasconde dietro a un dito, lo dice chiaramente. Perché solo chi è forte riconosce le proprie difficoltà. Ha bisogno oggi di un abbraccio forte, energico, straripante della sua Gradinata.

Ricordati caro Sidio che le leggende salutano noi mortali, siamo noi che ce ne andiamo, loro invece rimangono, per sempre!