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Federico Brusacà ai saluti: “Non dimenticherò mai il rossoblù”
lunedì 27 giugno 2016, 08:49Vetrina
di Lorenzo Semino
per Genoanews1893.it

Federico Brusacà ai saluti: “Non dimenticherò mai il rossoblù”

Federico Brusacà lascerà il Genoa dopo il prestito biennale alla Lavagnese per approdare al Lumezzane, come confermato dallo stesso ragazzo a Genoanews1893.it. Il 20enne genovese, al termine del prestito in bianconero e del contratto con il grifone, che scadrà il 30 Giugno, saluterà la squadra con cui ha trascorso “sette anni fantastici” per fare un salto in Lega Pro e dare uno scossone alla carriera. 

Il difensore ci ha raccontato cosa significhi vestire la maglia del Genoa, farlo da capitano dei Giovanissimi e doverla lasciare dopo così tanto tempo ed altrettante emozioni.

- Potresti darci un parere sulla tua esperienza in rossoblù? Ora che la tua avventura con il Genoa è giunta ai titoli di coda, quali parole useresti per salutare la squadra che ti ha fatto crescere?

“Sono stati sette anni bellissimi che non dimenticherò mai, ho avuto la fortuna di essere capitano dei Giovanissimi, degli Allievi e grazie al Genoa ho fatto uno stage in Nazionale. Ho sicuramente sbagliato l’anno in Primavera, un po’ per colpa mia ed un po’ anche per i ragazzi più grandi con cui mi sono trovato a giocare; mister Juric puntò su altri preferendoli molto spesso a me, tuttavia nonostante le poche partite giocate sono cresciuto moltissimo dal punto di vista mentale e tecnico. Rimarrò inevitabilmente legato al rossoblù ed al Genoa: giocare con quella maglia ti dà un senso di appartenenza che non trovi da altre parti”

- Quali sono i ricordi più belli della tua “educazione genoana”?

“Come detto prima, con i Giovanissimi Nazionali siamo entrati nella storia riuscendo a passare i gironi vincendo contro Atalanta e Udinese fino ad arrivare alle finali di Chianciano, dove abbiamo sfidato Milan, Inter e Roma perdendo la finale scudetto. Anche con gli Allievi Nazionali dopo aver passato le Final Eight ho perso un’altra finale, ma non conta: sono emozioni che tieni dentro per sempre. Nel primo anno di giovanissimi il mister Marcello Donatelli è stato molto importante per me, così come negli Allievi Nazionali ho imparato moltissimo da Fabio Liverani e dal vice Fabio Barabino, entrambi fondamentali per la mia crescita. In Primavera non dimenticherò mai la risalita dal fondo della classifica con mister Juric, culminata con le vittorie contro la Juventus e nel derby contro la Samp: anche se non ho giocato è stato davvero indimenticabile.”

- Qual è il segreto che ti porterai in spalla in vista della nuova avventura al Lumezzane? Aver giocato due anni in Serie D ti ha fatto migliorare?

“Due anni in Serie D sono molto formativi, prima di tutto perché ti trovi a giocare con persone molto più grandi di te, persone che lo fanno di lavoro e che non hanno le tue stesse abitudini. Ho sempre avuto la mentalità e l’ambizione per diventare un professionista, arriverò con tutta l’umiltà del mondo consapevole di dover crescere ma di aver raggiunto un sogno. Per me sarà un trampolino di lancio molto importante, fondamentale, credo di aver sviluppato quella cattiveria agonistica e tante piccole cose che fanno la differenza nel calcio professionistico. Sapere di avere un mister importante come Antonio Filippini è un incentivo in più per fare bene. Non vedo l’ora di iniziare questa esperienza ma ringrazio il Genoa per le belle emozioni, ricordi che mi porterò per sempre nel cuore.”