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777 Partners, allo Standard c'è agitazione. Leki: "Nessuno sa quando ci pagheranno"
Lo Standard Liegi nella giornata di ieri ha subito un temporaneo ban sul mercato per non aver ottemperato alle ultime scadenze economiche. La 777 Partners, fondo proprietario anche del Genoa, non ha pagato ai calciatori e ai dipendenti gli stipendi di aprile e nemmeno la seconda tranche concordata con i vecchi proprietari al momento dell'acquisizione del club.
Di questa situazione, alla vigilia della sfida contro il Westerlo, ne ha parlato con toni molto preoccupati anche Ivan Leko, manager dello Standard Liegi: “Cerchiamo di concentrarci sulla partita, ma non è facile perché non possiamo mentire a noi stessi. Sono preoccupati i giocatori, lo staff, tutti coloro che lavorano nel club. Per noi giocatori e allenatori non è troppo un problema essere pagati con uno o due mesi di ritardo, ma per tutte le persone che lavorano nell'ombra la situazione è molto più difficile. La cosa peggiore è che nessuno sa quando verranno pagati. Per questo chiediamo chiarezza”.
Poi sul suo futuro ha aggiunto: “Sono preoccupato, sì. Sono venuto allo Standard per giocare i play-off 1. E andare in Europa. Ma se avessi saputo che avremmo lottato per non retrocedere e per un posto agli spareggi 2, non avrei firmato qui. Come allenatore vuoi portare il miglior calcio ma conosco la situazione e devo pensare anche al prossimo anno".
Nella giornata di ieri lo Standard Liegi ha diramato questo comunicato: "Mercoledì il nostro club si è presentato davanti alla Commissione delle Licenze nell'ambito del controllo mensile e ha appreso che saremmo stati soggetti ad un divieto temporaneo di trasferimento per non essere stati in grado di fornire in tempo tutte le prove di pagamento richieste. Il club sta già lavorando per revocare questa sanzione nei prossimi giorni ed è fiducioso di riuscirci. Ci aspettiamo quindi che ciò non avrà alcun impatto sulla prossima finestra di mercato estiva. È importante inoltre specificare che tale sanzione non mette in discussione la licenza ottenuta per la prossima stagione".
Di questa situazione, alla vigilia della sfida contro il Westerlo, ne ha parlato con toni molto preoccupati anche Ivan Leko, manager dello Standard Liegi: “Cerchiamo di concentrarci sulla partita, ma non è facile perché non possiamo mentire a noi stessi. Sono preoccupati i giocatori, lo staff, tutti coloro che lavorano nel club. Per noi giocatori e allenatori non è troppo un problema essere pagati con uno o due mesi di ritardo, ma per tutte le persone che lavorano nell'ombra la situazione è molto più difficile. La cosa peggiore è che nessuno sa quando verranno pagati. Per questo chiediamo chiarezza”.
Poi sul suo futuro ha aggiunto: “Sono preoccupato, sì. Sono venuto allo Standard per giocare i play-off 1. E andare in Europa. Ma se avessi saputo che avremmo lottato per non retrocedere e per un posto agli spareggi 2, non avrei firmato qui. Come allenatore vuoi portare il miglior calcio ma conosco la situazione e devo pensare anche al prossimo anno".
Nella giornata di ieri lo Standard Liegi ha diramato questo comunicato: "Mercoledì il nostro club si è presentato davanti alla Commissione delle Licenze nell'ambito del controllo mensile e ha appreso che saremmo stati soggetti ad un divieto temporaneo di trasferimento per non essere stati in grado di fornire in tempo tutte le prove di pagamento richieste. Il club sta già lavorando per revocare questa sanzione nei prossimi giorni ed è fiducioso di riuscirci. Ci aspettiamo quindi che ciò non avrà alcun impatto sulla prossima finestra di mercato estiva. È importante inoltre specificare che tale sanzione non mette in discussione la licenza ottenuta per la prossima stagione".
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