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Vasquez è il jolly della difesa: "Mi piace andare in area avversaria. Futuro? Il Genoa"
E' uno dei pilastri della difesa di Alberto Gilardino. Johan Vasquez è un punto fermo per il tecnico del Genoa. Sempre impegnato dal tecnico rossoblù nel corso della stagione, ha saputo scalare le gerarchie. Rientrato dal prestito alla Cremonese a luglio, è stato aggregato nel ritiro di Moena dove è stato valutato positivamente dall'allenatore che lo ha subito schierato nel match contro il Modena di Coppa Italia andando a segno. In campionato ha sempre giocato, dall'inizio il più delle volte. Il ruolo non importa: all'inizio da terzino in una difesa a quattro, adesso e per gran parte della stagione braccetto di sinistra in una retroguardia a tre ma anche esterno a tutta fascia in un centrocampo a cinque.
Sei pali
Tanti interventi, anche decisivi, in difesa ma soprattutto anche grandi opportunità nell'area avversaria con il gol realizzato a San Siro contro l'Inter ma anche ben sei legni colpiti. "Non penso però che sia sfortuna - ha spiegato in un'intervista congiunta all'edizione genovese de La Repubblica e a Il Secolo XIX - piuttosto mi trovo bene nell’area avversaria anche se devo ammettere che in precedenza non avevo mai colpito un palo e invece quest’anno ben 6! Ma molto dipende dal fatto che mi trovo bene nella posizione in cui gioco, sia a 3 che a 5 perché mi permette anche di attaccare e giocare più offensivo. Ho fatto solo un gol quest’anno ma penso di poter migliorare".
Il domani?
E il futuro lo immagina a tinte rossoblu: "Se dovessi parlare del futuro direi che voglio rimanere qui e basta. Gilardino? Credo che il suo rinnovo sia importantissimo perché è un allenatore bravissimo ma al di là di quello è una persona ottima, uno che ti dice sempre le cose in faccia ma con cui puoi parlare di calcio ma anche della vita".
Sei pali
Tanti interventi, anche decisivi, in difesa ma soprattutto anche grandi opportunità nell'area avversaria con il gol realizzato a San Siro contro l'Inter ma anche ben sei legni colpiti. "Non penso però che sia sfortuna - ha spiegato in un'intervista congiunta all'edizione genovese de La Repubblica e a Il Secolo XIX - piuttosto mi trovo bene nell’area avversaria anche se devo ammettere che in precedenza non avevo mai colpito un palo e invece quest’anno ben 6! Ma molto dipende dal fatto che mi trovo bene nella posizione in cui gioco, sia a 3 che a 5 perché mi permette anche di attaccare e giocare più offensivo. Ho fatto solo un gol quest’anno ma penso di poter migliorare".
Il domani?
E il futuro lo immagina a tinte rossoblu: "Se dovessi parlare del futuro direi che voglio rimanere qui e basta. Gilardino? Credo che il suo rinnovo sia importantissimo perché è un allenatore bravissimo ma al di là di quello è una persona ottima, uno che ti dice sempre le cose in faccia ma con cui puoi parlare di calcio ma anche della vita".
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