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GdS: "Colpaccio Verona: scatto promozione. Il Bari in crisi nera"
domenica 23 aprile 2017, 09:00Copertina
di Stefano Bentivogli
per Tuttohellasverona.it

GdS: "Colpaccio Verona: scatto promozione. Il Bari in crisi nera"

Pazzini-Zuculini: tre punti d'oro. Colantuono resta, ma quanti fischi

Il Verona si riappropria del sogno della promozione diretta, espugnando il San Nicola (ultimo k.o. in casa del Bari il 24 settembre, 0-4 col Benevento) per la prima sconfitta interna della gestione Colantuono, fischiato e rimasto in bilico dopo un confronto con il presidente Giancaspro.

Pecchia ritrova la squadra matura e imperforabile, anche in 10 per 47’ – espulso Ferrari e a metà ripresa lo stesso allenatore –, esaltando le doti del solito Pazzini e la qualità dell’ultimo entrato nella cooperativa dei goleador, Bruno Zuculini (primo sigillo in questo campionato).

«Siamo da soli al 2° posto, con 3 punti sul Frosinone, ma pensiamo alla trasferta di Perugia», dice Pecchia. E Colantuono rilancia la sfida del Bari, solo 3 gol segnati e 7 punti nelle ultime 9 partite, ora 12° e fischiato dai tifosi al coro «Vergognatevi».

«Siamo in difficoltà, però inseguiamo ancora i playoff – fa Colantuono –. Io in discussione? Col presidente abbiamo parlato del ritiro anticipato per la gara a Salerno. Nel caso fosse necessario, mi toglierei io di mezzo».

LE MOSSE – Il Verona, con il 4-3-3, esibisce subito un’impenetrabile ragnatela nella costruzione del gioco: in regia Bruno Zuculini si avvale dell’opera di Fossati, efficace nell’interdizione, e di Bessa, lesto nelle incursioni.

In attacco, Siligardi e Luppi si scambiano di posizione sulle corsie esterne, con Pazzini sempre insidioso e bravo nel non dare riferimento ai marcatori Moras e Tonucci. Il Bari, schierato con il 4-2-3-1, riparte poche volte ed è inchiodato sul terminale Maniero.

CHE PAZZO – Sull’altro fronte offensivo, basta un guizzo per andare a comandare grazie a un leader come Pazzini, che al 35’ al primo vero tentativo sfonda con un destro, dopo cross di Romulo e conclusione di Luppi respinta da Micai. I biancorossi non cambiano passo, eppure pungono con Furlan e Galano. Ma sono solo fuocherelli, niente di più.

È soprattutto nella ripresa che il Verona tira fuori il carattere e la forza da grande. In avvio, Ferrari è espulso, stessa sorte toccherà a Pecchia per proteste.

Pazzini e compagni – già rinvigoriti da Valoti tuttofare e poi da Boldor – non vanno, però, in affanno, anche per la pochezza dimostrata dal Bari, che solo con Galano arriva con pericolosità al tiro.

Meritato, quindi, il 2-0 firmato da Bruno Zuculini, su appoggio di Bessa al centro e prima conclusione tentata da Valoti.