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I Collovoti - Onore alla Roma, della viola il miglior calcio, no al gossip"

I Collovoti - Onore alla Roma, della viola il miglior calcio, no al gossip"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 15 aprile 2014, 10:302014
di Fulvio Collovati

Conte: Non c'è dubbio che sia il principale artefice del "miracolo" bianconero e questa settimana lo ha dimostrato, qualora ancora ce ne fosse stato bisogno. La conferenza stampa pre-Udine, dopo mesi d'assenza, non è stato un dettaglio casuale, ma piuttosto una "mourinhata". Ha caricato i suoi a pallettoni e ha giustiziato tutti i gufi.
Voto 10

Roma: Onore ai vincitori, ma anche ai vinti (ammesso che lo siano, perché sicuramente i giallorossi non molleranno fino alla fine). Questa Roma ha tenuto vivo un campionato che, altrimenti, sarebe finito a Natale. E secondo me ha ragione Guidolin, tra Juve e Roma non c'è tutta questa differenza, se non i due anni di vantaggio che hanno consolidato il progetto bianconero.
Voto 9

Montella: Conte, Garcia, ma anche Montella, diciamo che in quanto ad allenatori non siamo messi male. La scuola calcio italiana è ancora tra le più formative al Mondo. La Fiorentina, probabilmente, gioca il miglior calcio d'Italia, se riesce a trovare equilibrio e chiudere le falle in difesa, sarà un'altra concorrente accreditata per il titolo del prossimo anno.
Voto 8

Cinguettii e gossip: La cosa che più mi disgusta del calcio moderno è la pubblicità che si dà, e che gli stessi giocatori danno, a fatti che sono (e dovrebbero restare) privati. Mai visto trasformare una vicenda familiare in una partita da giocare su un campo di calcio, con non solo i due protagonisti a battagliare, ma addirittura pure gli altri 20 compagni e tutto uno stadio a partecipare ad una guerra non loro. Una volta le società non lo avrebbero mai permesso, oggi invece è tutto concesso.
Voto 2

Livorno: Si sta accartocciando su se stesso. Va a Torino e fa giocare le riserve per preservare i titolari nella sfida decisiva, peccato che contro il Chievo i giocatori non siano scesi in campo. Errori che una squadra che sogna (perché ormai di sogno si tratta) non può permettersi.
Voto 4

Spifferi rossoneri: C'era una volta il Milan, una società che era maestra nel gestire la comunicazione, nel senso che era abilissima a indirizzare il consenso e scacciare il dissenso. Di sicuro, comunque, da Milanello non usciva nulla se non con il benestare del club. Oggi, invece, anche quella dote viene meno e l'esclusione di un calciatore (poi riabilitato per editto societario) finisce in prima pagina.
Voto 4