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Il caso Acerbi-Juan Jesus: botta e risposta, razzismo o incomprensioni?

Il caso Acerbi-Juan Jesus: botta e risposta, razzismo o incomprensioni?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 19 marzo 2024, 00:53I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

Il fatto è accaduto domenica sera, a San Siro, nel posticipo tra Inter e Napoli. Juan Jesus ha accusato di razzismo Francesco Acerbi, parlando anche con l'arbitro, poi la chiusura, apparente, della questione, le scuse e le parole distensive nel post gara. Il giorno dopo è stato però tutt'altro che tranquillo, a partire dalla mattina, con il difensore dell'Inter che, dopo un confronto con Spalletti e il gruppo della Nazionale, ha lasciato il ritiro di Coverciano per tornare a casa. Arrivato a Milano è poi stato intercettato da alcuni giornalisti, affermando: "Non ho detto nessuna frase razzista, poco ma sicuro. Sono molto sereno. E ora dico un bel vaffa al razzismo. Frasi razziste dalla mia bocca non ne sono mai uscite, poco ma sicuro. Juan Jesus potrebbe aver capito anche male, io so che non ho detto frasi razziste, sono 20 anni che gioco a calcio e so quello che dico. Quello che è successo in Nazionale sono cose nostre".

La risposta di Juan Jesus.
Qualche ora dopo sono poi arrivate le parole di risposta del difensore del Napoli, attraverso il proprio profilo Instagram: "Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto “vai via nero, sei solo un negro”. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: “per me negro è un insulto come un altro”. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere".

Le parole di Spalletti.
Il ct dell'Italia, in conferenza stampa, ha invece spiegato: "C'è un comunicato che noi abbiamo fatto, lì c’è il mio pensiero. Lo abbiamo deciso di fare tutti insieme. Non vorrei mai trovarmi in questa posizione qui, ma noi abbiamo la responsabilità di uno sport importantissimo per la nostra nazione. E, visto quello che è venuto fuori, dobbiamo per forza agire, anche con cose ancora da chiarire. Per quello che mi ha detto Francesco, non c’è un episodio di razzismo. Ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, a tutto ciò che facciamo e diciamo. A maggior ragione quando facciamo parte della Nazionale. Sono importanti le 2 ore in campo, ma anche le altre 22 ore quando indossiamo la maglia della Nazionale. È un dispiacere enorme prendere decisioni per questi episodi qui. Bisogna stare attenti anche quando lo denunciamo un episodio così, se lo subiamo in maniera così clamorosa come è venuto fuori. Siamo tutti dentro questo caso. Abbiamo visto Francesco in difficoltà e per noi lui è importante. Non cambia nulla dal punto di vista della forza di squadra, ma ci dispiace dal punto di vista umano”.

L'agente di Acerbi.
Federico Pastorello, ha commentato così il caso che riguarda il suo assistito: "Non era un'offesa a sfondo razzista, è stata riportata male. Lui quella frase non l'ha mai detta e io credo alle parole di Francesco, è un ragazzo di spiccata moralità e non ho dubbi su quello che mi dice. Si sono chiariti tra di loro. Certo, sono quelle cose che oggi giorno devono essere controllate e punite, però nel momento in cui si ravvisano i termini per farlo. Da quello che mi dice Acerbi, c'è stato un diverbio ma non ha usato quella espressione chiaramente a sfondo razzista e sicuramente non era una frase razzista, ma solo uno scontro di gioco e invece di dire una parola ne è stata utilizzata un'altra. Ma lui la parola negro non l'ha pronunciata. Su questo voglio essere molto chiaro".

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