Liverpool e Bayern, ma non Barça e Porto. Xavi e Conceiçao si sfilano dal domino delle panchine

La prossima estate vedrà una sorta di mezza rivoluzione nella geografia delle panchine delle big europee. Col Liverpool che dovrà trovare il sostituto di Klopp ed il Bayern Monaco che saluterà Tuchel, sono tanti gli incastri che potrebbero crearsi a tal proposito. Qualche punto fermo però esiste e nelle ultime ore sono arrivate altre due certezze in merito alla prossima stagione.

Dopo l'annunciato addio lo scorso gennaio, infatti, Xavi ha fatto ufficialmente retromarcia e spiegato come, dopo l'incontro col presidnete Laporta, abbia deciso di restare al Barcellona: "Sapete tutti quanto sono barcelonista e ho sempre cercato di fare il meglio per questo club. La cosa importante è il club, sempre. Quando ci siamo riuniti col presidente ho messo il mio incarico a sua disposizione, ma davanti ho trovato una enorme fiducia nei miei confronti da parte di tutti. E' stata importante anche la complicità dei giocatori, che mi hanno fatto vedere e dimostrato che questo progetto deve andare avanti. Stiamo lavorando bene, è un progetto vincente. E pure i tifosi mi hanno fatto capire di dover andare avanti. A gennaio avevo pensato che la cosa migliore fosse andarmene, ma ora vedo tutto in modo diverso. Sono grato e penso che questa sia la miglior decisione", ha spiegato il catalano in una lunghissima conferenza stampa.

Un'altra panchina già certa, salvo diversi sviluppi dopo le prossime elezioni presidenziali, è quella del Porto. Sergio Conceiçao era stato accostato a diverse società, soprattutto inglesi e italiane, ma il futuro sarà ancora al Do Dragao. Nelle scorse ore infatti è arrivata l'ufficialità del rinnovo con i Dragoes fino al 2028, un prolungamento che di fatto blinda l'ex Lazio nel club della sua vita.