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Sentenza Acerbi, Juan Jesus avvilito. Striscioni in città, maglia speciale con l'Atalanta

Sentenza Acerbi, Juan Jesus avvilito. Striscioni in città, maglia speciale con l'AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 28 marzo 2024, 00:56I fatti del giorno
di Daniel Uccellieri

La questione Acerbi-Juan Jesus non è ancora finita. Il giudice sportivo ha assolto il difensore nerazzurro dall’accusa di avere rivolto insulti razzisti all’avversario. La sentenza ha premiato la linea di Acerbi che aveva sostenuto con forza di non avere mai pronunciato la frase che il collega brasiliano gli attribuiva. Furioso il brasiliano che non potrà presentare ricorso. Nel caso teorico in cui Juan Jesus decidesse di presentare un esposto sull’accaduto, senza fornire nuove prove, il tentativo si scontrerebbe con il principio generale del diritto secondo cui non si può essere giudicati due volte per lo stesso fatto. Dove invece il brasiliano potrebbe ancora farsi valere, denunciando Acerbi, è in sede penale. E non è detto che non lo faccia.

Le parole di Juan Jesus
Il Napoli, sul proprio sito ufficiale, ha pubblicato una lunga nota di Juan Jesus, con il difensore che si dice avvilito per la scelta del Giudice Sportivo.

"Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza.
Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito “da signore”, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio. Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire. Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione che si affanna tra il dover ammettere che “è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa” ed il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e “in buona fede” avrei percepito. Non capisco, davvero, in che modo la frase “'vai via nero, sei solo un negro …” possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria. Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una “semplice offesa” rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la VAR, la partita è stata interrotta per oltre 1 minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare. Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto. Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo - ma spero di sbagliarmi – potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente".

Il Napoli non indosserà la patch anti-razzismo con l'Atalanta
Il Napoli ha deciso di non partecipare più alle campagne promosse dalla Lega e non indosserà la patch anti-razzismo con l'Atalanta. Secondo Il Mattino, però, la società di Aurelio De Laurentiis andrà anche oltre e contro l'Atalanta alla ripresa del campionato potrebbe dare ulteriori attestati di vicinanza al giocatore. Nello specifico a Juan Jesus potrebbe andare la fascia di capitano e tutto il resto della squadra potrebbe entrare in campo con la maglia con sopra la scritta #iostoconJJ.

La rabbia dei tifosi del Napoli
Una sentenza che ha fatto infuriare anche i tifosi del Napoli. Nella giornata di ieri sono apparsi, in diversi punti della città tra cui la piazza principale e soprattutto il Diego Armando Maradona, alcuni striscioni firmati da 'Ultras 1972', uno dei gruppi storici del tifo organizzato: "Ipocrita sistema, Acerbi il tuo emblema".

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