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Napoli, ora devi crederci. Juve, il mistero Diego. Palermo, gioventù e spettacolo

Napoli, ora devi crederci. Juve, il mistero Diego. Palermo, gioventù e spettacolo
© foto di Image Photo Agency
martedì 2 marzo 2010, 00:002010
di Pierpaolo Marino
Napoli, ora devi crederci. Juve, il mistero Diego. Palermo, gioventù e spettacolo

Mentre Inter, Milan e Roma disputano una sorta di pool scudetto, la lotta per il quarto posto, quest'anno, appassiona oltre ogni limite. Ho sempre creduto e raccontato ai calciatori delle mie squadre, che, per arrivare ai primi tre posti della classifica del campionato di Serie A, non si può prescindere da una politica di grandi investimenti e, conseguentemente, dalla possibilità di schierare quei fuoriclasse, in grado di orientare da soli l'andamento di una partita.
Al quarto posto, invece, ci si può arrivare con una saggia politica di mercato e con la forza di un collettivo che abbia voglia di "stupire".
Anche il campionato in corso sta confermando questa teoria, che si basa sull'esperienza e sulla conoscenza di alcuni meccanismi, ai più non facilmente intuibili ma che sono, invece, di semplice comprensione per gli addetti ai lavori. L'attuale ripartizione dei proventi derivanti dai diritti televisivi e le anticipazioni dei rispettivi proprietari, pongono quattro squadre (Inter-Juventus-Milan-Roma) in posizione "dominante". L'esperienza insegna, però, che, capita, spesso, che una delle quattro sbagli la "strategia", in sede di composizione "chimica" della squadra. Questo campionato, come già molti altri passati, ci dà un'ulteriore conferma della teoria che abbiamo appena spiegato.
Oggi, la Juventus, seppur protagonista di grandi investimenti "estivi", rischia l'esclusione dalla Champions. Finalmente le sue due contendenti provengono dal Sud, ci riferiamo, naturalmente, al Palermo ed al Napoli.
Il Napoli, ricostruito dal nulla, in cinque anni di instancabile lavoro, ed il Palermo del Presidente Zamparini, dirigente esperto, appassionato e competente quanto vulcanico, che ha trovato, in Sicilia, la terra dove, finalmente, poter realizzare quei progetti calcistici che animano da 25 anni i suoi sogni.
Il Palermo, di Delio Rossi, con il suo gioco spumeggiante ed arioso, è lo specchio di un progetto basato sul coraggio delle scelte di una politica giovanile, dettata da Zamparini e sapientemente perseguita da Foschi, prima, e da Sabatini, poi. Questi giovani possono arrivare molto lontano, forse, là dove la Sicilia non è mai arrivata.

Possono fermarli, solo l'inesperienza o l'eccessiva vanità.
Il Napoli, ora, nella Champions, ha il dovere di crederci. Questo potrebbe essere l'anno giusto, anche se non programmato, per tornare nell'Europa dei "Grandi". La sua impareggiabile tifoseria lo sente e la squadra ne è convinta, come traspare dalle dichiarazioni dei suoi leader. Mazzarri, cui va il merito della rapida risalita in classifica, dopo il pessimo inizio, ora non deve più accontentarsi. L'occasione è unica! Rimodelli il gioco offensivo della sua squadra, così come ha già, sapientemente, fatto con la fase difensiva. Faccia sentire a Denis, che sicuramente lo ripagherà con i gol, la stessa incondizionata fiducia di cui già godono, da parte del loro allenatore, Quagliarella e Lavezzi. I tanti pareggi, così, si trasformeranno in corroboranti vittorie da Champions.
Per la Juventus, falcidiata sempre più da una sequela incredibile di infortuni e da feroci polemiche, la lotta con le contendenti di cui sopra, spinte da tanta passione ed entusiasmo, si fa sempre più dura. Fra i tanti problemi bianconeri, quello di Diego è diventato un vero e proprio "mistero". Un fuoriclasse, che gioca così male, rispetto alle sue notevoli qualità, fa sollevare due punti interrogativi:è il troppo ingolfarsi, centralmente, della manovra juventina, che gli impedisce di esprimersi, portandolo a pestarsi i piedi con Del Piero e Candreva?
Oppure (come dice Andreotti) dobbiamo pensare male e, forse, indovinare, fantasticando sul suo mancato ambientamento a Torino e sulle manovre, che, stando ai sussurri, già sarebbero in corso, da parte del Bayern, pronto ad approfittare della sua conseguente ed imponente svalutazione, nel prossimo calciomercato?