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Nicklas Bendtner: più forte di Ibrahimovic?

Nicklas Bendtner: più forte di Ibrahimovic?
domenica 25 giugno 2006, 22:152006
di Diego Angelucci

Il ragazzo ha stoffa. Partiamo da qui. E' veloce, potente fisicamente, intelligente dal punto di vista tattico e ha ottime basi tecniche. Un metro e 93 centimetri per 84 kilogrammi. Un fisico slanciato, quasi dinoccolato, ma allo stesso tempo potentissimo; un fascio di muscoli reattivi e asciutti. Ecco come si presenta Nicklas Bendtner, la nuova promessa del calcio danese, come non se ne vedevano ormai dai tempi dei lontani fratelli Laudrup, quelli che portarono la cenerentola Danimarca alla vittoria del Campionato Europeo per nazioni nel lontano 1992. A giudicare dai paragoni che sono venuti fuori (leggi Zlatan Ibrahimovic), gente come Jorgensen o Tomasson, che hanno rappresentato le punte di diamante (e anche l'orgoglio) della nazionale danese nell'ultimo lustro, sembrano dei semplici, buoni giocatori. Questo invece sembra sia un fenomeno. E l'Arsenal, come ormai accade da tempo, se ne è accorta prima di tutti e lo ha acquistato alla tenera età di 16 anni, nell'estate 2004, affidandogli le chiavi dell'attacco della propria squadra giovanile, e mettendogli al fianco il talentino nostrano Lupoli.
Prima di arrivare ad Highbury, Nicklas milita nel Kjøbenhavns Boldklub, la squadra giovanile dell'Fc Copenaghen, tramite la quale riesce a conquistare la nazionale Under 16. Il risultato sarà 3 presenze e 3 reti. Durante la militanza nel settore giovanile dell'Arsenal conquisterà anche la Under 17 e la Under 19, totalizzando rispettivamente 15 presenze e 6 gol, e 2 presenze con 1 gol. Con l'Under 21 invece fin ora ha totalizzato 4 presenze e 2 reti. Tutto ciò non sta che a dimostrare la precocità del ragazzo e la bravura nell'adattarsi velocemente alle diverse categorie in cui ha militato. E' proprio con l'Under 21 che Nicklas si fa notare. Il palcoscenico è rappresentato dagli Europei di categoria in Portogallo e Bendtner sa che questi rappresentano una vetrina importante per farsi notare. Bendtner si impegna a fondo e gioca tre partite ad altissimo livello trascinando la sua nazionale ai pareggi con l'Italia (3 a 3) e con l'Olanda (1 a 1) per poi arrendersi all'Ucraina dell'altro baby fenomeno Artem Milevksiy, andato a segno a 5 minuti dalla fine.

Alla fine, Bendtner non riuscirà ad andare a segno durante questo Europeo, ma dimostrerà di avere capacità molto gradite agli allenatori, soprattutto a quelli che fanno della tattica un'ossessione, oltre che la base delle loro fortune. Nicklas è dotato, come detto, di un fisico poderoso che unito alla tecnica di base ottima (di qui i paragoni con Ibrahimovic) gli consentono di avere un'ottima capacità di protezione della palla, utile a far salire le ali e i centrocampisti che amano inserirsi, o a far respirare la squadra nei momenti di difficoltà. Toro e libellula nello stesso tempo possiede una buona velocità nelle ripartenze e un'ottima visione di gioco. Caratteristiche che lo rendono un attaccante poliedrico, capace non solo di vedere molto bene la porta (a differenza di Ibra), ma anche di trasformarsi in uomo assist quando necessario. Bendtner ama giocare presso il limite dell'area di rigore, giocando da prima punta, cercando spesso il tiro da fuori o la percussione centrale. Questo permette ai suoi compagni più tecnici e veloci di sfruttare le sue sponde sia per allargarsi e crossare, in modo da sfruttare il suo grande stacco (ricordiamo che è alto quasi 2 metri), sia per puntare direttamente a rete. Tutto questo forse spiega gli interessamenti di mezza Europa (o forse anche di più) al baby fenomeno originario di Copenaghen. Già soltanto in Italia si possono contare una decina di squadre che hanno individuato in Bendtner l'attaccante ideale per la prossima stagione, tre in particolar modo: Livorno, Torino e Roma (provate a fare un giro sui forum di discussione di queste società e capirete quanto questo giovane sia già apprezzatissimo da molti tifosi). Il fatto che Bendtner sia chiuso all'Arsenal da una serie di attaccanti formidabili, come Henry, Van Persie e Adebayor, lascia vive le speranze di queste squadre di poter strappare il talentino all'Arsenal, facendo perno sulla sua voglia di dimostrare le sue capacità e di scendere sempre in campo. Il problema è che dalle parti di Higbury (o dovremmo dire Emirates Stadium?) difficilmente si lascieranno scappare un talento del genere, dopo averci investito nell'ordine denaro, tempo, fiducia, risorse. Forse è azzardato fantasticare una coppia di attacco Bendtner-Van Persie, e forse è ancora più azzardato affermare che questi due rappresentano una di quelle che saranno considerate le coppie di attaccanti più forti del mondo nei prossimi dieci anni. Forse è azzardato. Ma forse no. Eh si, perchè a Londra molti ne parlano. Molti ci credono davvero, a partire dalla società fino ad arrivare ai tifosi, da sempre molto attenti anche al settore giovanile. E forse l'unica certezza è che da queste parti hanno sempre dimostrato di sbagliarsi difficilmente in tema di giovani talenti, credendoci e trasformandoli molto spesso in giovani e solide garanzie.