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...Alessandro Budel

...Alessandro Budel
venerdì 13 giugno 2008, 12:162008
di Barbara Carere

Il loro amore è nato sui banchi di scuola, appena adolescenti si sono giurati amore eterno e così è stato per il centrocampista del Parma, Alessandro Budel, e la bella milanese Elena Valdani, che dopo tre anni di convivenza hanno coronato il loro sogno d'amore sposandosi a Milano e festeggiando fino a notte inoltrata in una suggestiva cornice sul Lago di Como a Cernobbio. "E' stato un giorno fantastico che ricordo ancora con grande emozione - confida Elena -, era il diciannove giugno del 2004, una data memorabile per me in quel giorno io ed Ale ci siamo giurati amore eterno come avevamo sempre desiderato".

Quale è il ricordo più bello di quel giorno?
"Ne ho due, il primo quando sono arrivata in chiesa a Milano con mio padre e ho visto Ale che mi aspettava all'altare emozionantissimo; vederlo così teso, considerando che lui è un tipo che difficilmente esterna i suoi stati d'animo, mi ha riempito di gioia, e poi la sorpresa-regalo di mio suocero che a fine cerimonia ci ha offerto un suggestivo spettacolo pirotecnico sul lago. Un giorno da favola che ricordo con tanta emozione e gioia".

Elena però non ci hai raccontato come e da chi è partita la classica proposta di matrimonio?
"E' vero, è partita da lui anche se dopo tre ani di convivenza entrambi eravamo diretti verso questo passo importante. Eravamo a Capri per un weekend e lui mi ha chiesto di sposarlo con semplicità e tanto amore".

E l'anello?
"Quello è arrivato in modo speciale: sei mesi prima di sposarci, alla vigilia di Natale eravamo tutti seduti a tavola, c'erano anche i miei genitori e lui mi ha regalato questo splendido anello. Un momento che ricordo con gioia e rivivo con commozione".

Cosa ti ha fatto innamorare di tuo marito?
"Al di là del suo aspetto fisico e del colore azzurro dei suoi occhi che rispecchiano da sempre il prototipo del mio uomo ideale (biondo, occhi azzurri e palestrato, ndr) di Ale mi ha colpito il suo modo di essere leale e genuino e soprattutto mi ha colpito il suo modo di pensare. E' proprio il caso di dire che oltre al suo aspetto esteriore mi sono innamorata anche della sua testa".

Come trascorrete il tempo libero?
"Mai parlando di calcio ma facendo delle lunghe passeggiate con il nostro cane Aaron che da cinque anni è parte integrante della nostra vita, lo abbiamo preso a Lecce quando mio marito giocava nella città pugliese".

Avete qualche hobby in comune?
"Si, viaggiare è la nostra passione, tra qualche giorno partiremo con altre due coppie di amici (Michele Canini e la fidanzata Giulia, e Nicola Pozzi e la fidanzata Sara, ndr) per il Sudafrica: sarà un viaggio interessante alla scoperta di nuove terre, usi e costumi".

Tuo marito è più religioso o scaramantico?
"Religioso, lo è molto più di me che sono più scaramantica".

Ha un amuleto o un portafortuna che indossa prima di una partita importante?
"Veramente indossa da dieci anni sempre lo stesso bracciale che gli ho regalato io con inciso i nostri nomi".

In campo è un bravo giocatore ma come marito come è?
"Bravo, ordinato, direi molto ordinato..."

Però...
"Però in cucina è un vero disastro, non sa nemmeno cucinarsi un uovo. Preferirei che fosse meno ordinato e più bravo in cucina, ma mi raccomando Barbara non scriverlo altrimenti rischio il divorzio (ride, ndr)".

Quale è il suo piatto preferito?
"I risotti che cucino io e la lasagna".

Ma come i calciatori non devono mangiare in modo sano ed equilibrato senza molte calorie?
"Si è vero, ma lui non ama la bresaola ed il petto di pollo per cui a volte si concede qualche piccolo peccato di gola".

La vostra città ideale?
"New York. Mio marito mi ha fatto una promessa: smetterà di giocare nella città statunitense. Non importa la categoria, può anche giocare in una squadra minore, basta che ci trasferiamo per un po' di tempo a New York, una squadra vale l'altra. L'importante è esserci, per intenderci".

Il calcio vi ha più dato o tolto?
"Ci ha dato tanto, ci ha uniti ancora di più perché in tutti questi anni della sua carriera gli sono sempre stata accanto rappresentando per lui un punto fermo e a volte una valvola di sfogo importante".

Per concludere, la tua regola per il nostro decalogo per andare d'accordo con il proprio marito calciatore.
"Lasciare fuori la porta di casa tutte le problematiche e le pressioni che il loro lavoro comporta. Non interferire con domande o questioni che riguardano il loro lavoro perché di pressioni ne subiscono già tante".

Grazie per la tua disponibilità Elena, ed in bocca al lupo per la vostra nuova avventura con il Parma.
"Grazie Barbara, Alessandro ha firmato da poche ore. Siamo felicissimi di questa scelta anche perché finalmente sarò vicino a Milano, vicino casa per intenderci. Un saluto a tutti voi di Tuttomercatoweb, vi seguo spesso".