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Se questa è una Coppa...

Se questa è una Coppa...
martedì 16 dicembre 2008, 07:312008
di Redazione TMW.
fonte di Marco Conterio per FIRENZEVIOLA.IT

Provate ad andare a Mansfield, cittadina del Nottinghamshire e chiedere ai tifosi degli Stags quale sia stato il momento più alto della storia del club. "26 febbraio 1969 -vi risponderanno- quando il Mansfield Town sconfisse a Field Mill il West Ham di Bobby Moore e Geoff Hurst in FA Cup". Storie di "Giant-killing", come le chiamano in terra d'Albione, storie di football vero. Storie di pallone ben lungi dalla dimensione italiota, dove la Coppa Italia è la vetrina dei Primavera più promettenti o lo scaldabagno di quelli che prendono freddo ogni domenica da spettatori non paganti in panchina. "Vai con le seconde e terze linee" gridano al vento gli allenatori delle grandi e meno grandi del calcio professionistico. Mentre in Inghilterra, sette club della Non-League (le nostre D o Eccellenza, per dirla in breve) sono al terzo turno "preliminare", in attesa delle big che entreranno in gioco a quello successivo.

In Italia, poi, Roma e Inter o chi delle altre big per loro, si spartiscono la fetta della Coppa Italia a targhe alterne. Troppo forti, in fondo, le rispettive seconde squadre, troppo poco appeal ha il torneo per essere lottato dal principio alla fine anche dagli altri club minori. Pensare che la finale di FA Cup della scorsa stagione, davanti a oltre 70000 spettatori, si è giocata a Wembley tra il Portsmouth ed il Cardiff (dodicesimo in Championship, la nostra Serie B), mette un po' i brividi. E i brividi, ma di freddo, li avranno anche i tifosi di Fiorentina e Torino che, in un mercoledì pomeriggio qualunque, dovranno percorrere metri e metri prima di riscaldarsi al fianco di un altro tifoso in un Franchi che si prospetta chiuso in cinque settori e vuoto per quattro quinti almeno. Mentre sul campo, detto per inciso, si sfideranno panchinari più o meno di lusso e giovani più o meno rampanti. Non tornateci, però, a Mansfield. Il "football" italiano rischierebbe davvero una grassa risata di scherno.