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Adriano, la storia dell'Imperatore triste

Adriano, la storia dell'Imperatore tristeTUTTO mercato WEB
venerdì 10 aprile 2009, 09:342009
di Redazione TMW

Dalle pene d'amore all'addio al calcio, definitivo o momentaneo si vedrà. Non c'é pace per l'attaccante del Brasile e dell'Inter Adriano che dopo essere stato definito un caso clinico "ha bisogno di aiuto terapeutico" oggi ha annunciato di non voler giocare più, o almeno per ora, e di non aver nessuna intenzione di tornare in Italia. Adriano, rimasto in Brasile per tentare di riprendersi dalla depressione dovuta ad una storia d'amore finita male, si è presentato di fronte ai giornalisti per assicurare "di non aver pianificato un immediato ritorno in Italia dove non si sente felice. Non so se smetterò di giocare, uno, due o tre mesi. Voglio riflettere sull'evoluzione della mia carriera. Non sono felice in Italia, io resto in Brasile con i miei amici e ala mia famiglia". Nella conferenza stampa in un hotel di Rio, l'ex Imperatore ha detto la sua dopo le infinite illazioni dei giorni scorsi. "Ho fatto tutto ciò perché non ero soddisfatto - ha detto Adriano - Tutti hanno diritto di essere felici sul lavoro. E io in Italia ero infelice. Voglio ripensare la mia carriera.
Vorrei spiegare cos'é successo negli ultimi giorni, dopo tutto quello che hanno sbattuto sui giornali - ha detto il fuoriclasse, che si è presentato alla conferenza stampa in bermuda e infradito - Tutto quello che ho fatto è stato pensato e meditato. Ne ho parlato con la mia famiglia, con i miei amici e con il mio agente.

Quello che faccio lo sto facendo pensando alla mia felicità. Non ho niente contro l'Inter, è solo che non mi piaceva vivere in Italia. Sentivo troppa pressione, e di pressione ne ho dovuta sopportare troppa da quando ho 18 anni.
C'é gente che non potrà capire, è una situazione spiacevole".
Adriano poi parla dell'Inter e del presidente Moratti. "Per me Moratti è come un padre, ma questa è una scelta di vita - ha proseguito Adriano - Non so cosa succederà in futuro, per ora non voglio pensarci. Il mio agente andrà in Italia a risolvere il problema. Chi è intelligente capirà la mia decisione. Non sono malato - ha concluso l'ex Imperatore - Adriano non è morto, lo stavano ammazzando". La conferenza stampa di Adriano tenuta oggi a Rio è la prima apparizione pubblica dell'interista dalla fine di marzo quando venne convocato dal selezionatore del Brasile Dunga per i due match di qualificazione ai Mondiali del 2010 contro l'Equador (1-1) e il Perù (3-0). L'attaccante restò in panchina per tutte e due le partite per poi decidere di non rientrare in Italia contrariamente a quanto previsto.