Inter-Adriano, martedì la decisione di Moratti

In attesa dell'arrivo di Gilmar Rinaldi a Milano, previsto tra martedì e mercoledì, in via Durini i legali nerazzuri stanno studiando ogni possibile scenario per non farsi trovare impreparati di fronte all'ormai scontata risoluzione del contratto che l'agente chiederà per il suo assistito. La società nerazzurra ha ormai abbandonato l'idea di poterlo cedere in estate ricavando un guadagno per il cartellino, così com'è irrealistica l'ipotesi di un rinnovo dell'accordo, che scadrà a giugno 2010. In teoria l'Inter, accettando la risoluzione del contratto, potrebbe chiedere il pagamento di una grossa penale da parte dell'entourage del giocatore, ma Massimo Moratti non sembra orientato a questa soluzione.

Il fatto di riuscire a risparmiare una decina di milioni di euro (l'ingaggio lordo che Adriano avrebbe percepito durante il suo ultimo anno di contratto) è sufficiente per il presidente nerazzurro, che però chiederà alcune garanzie scritte per tutelarsi da un eventuale ritorno al calcio giocato dell'ex imperatore. Rivederlo a breve in un grande club europeo, se non addirittura al Milan, sarebbe una beffa enorme per l'Inter e Moratti vuole essere rassicurato in tal senso. Per questo motivo, e questa è l'altra soluzione alla rottura del contratto, in via Durini verrebbe favorito il trasferimento in prestito di Adriano a una squadra brasiliana, ma nella clausola del contratto la stessa dovrà far impegnare il giocatore a pagare una penale importante nel caso decidesse di tornare in Europa dopo 1 o 2 anni. Dopo le dichiarazioni di Kleber Leite, presidente del Flamengo, la società rossonera è in pole position per accogliere Adriano quando questi deciderà di tornare a giocare. Ma l'Inter gradirebbe prestarlo al San Paolo, da cui potrebbe ottenere un'opzione sull'interesantissimo centrocampista Hernanes.