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Nesti Channel - Juventus e Torino: buchi da tappare

Nesti Channel - Juventus e Torino: buchi da tappareTUTTO mercato WEB
martedì 14 aprile 2009, 08:292009
di Redazione TMW.
fonte di Giorgio Coluccia per Nesti Channel - carlonesti.it

JUVENTUS: MERCATO
HAMSIK/RIBERY - Sono i due sogni impossibili della Juventus che cerca l'assalto ai titoli più pregiati per la prossima stagione. I dirigenti juventini hanno già sondato il terreno per entrambi i calciatori, ma per ora hanno visto pochi spiragli di luce. Chissà se a stagione finita potrebbe cambiare qualcosa... Il transalpino certamente lascerà il Bayern di Toni (ormai netti i contrasti con la proprietà), mentre lo slovacco di Donadoni brancola nel buio, ancora indeciso sul da farsi. Il diesse Secco in giugno farà un altro tentativo, nella speranza che qualcosa cambi, magari inserendo nella trattativa Palladino e Criscito, come ipotizzato dal patron Cobolli Gigli: "Non è un segreto la nostra stima per il napoletano, ma se il Napoli non intende cederlo ce ne faremmo una ragione (nette le parole di Marino, che ha blindato anche Santacroce Ndr), rivolgendo le nostre attenzioni ad altri campioni". Più o meno la stessa situazione per Ribery, sul quale però s'è già scatenata una asta pericolosa per i bianconeri, con il Barcellona in primissima linea. E il prezzo, ovviamente, è lievitato, con i blaugrana già pronti a metter sul piatto circa 30 milioni di euro. Il forte esterno francese, già pronto a mollare la terra teutonica, gongola e nel frattempo ha prolungato il contratto personale di sponsorizzazione con la "sua" Nike, la quale senza coprirsi troppo spinge anch'essa per un passaggio a un club sponsorizzato in proprio invece che dal principale concorrente (Adidas appunto, sponsor dei bavaresi). L'asta è aperta (improbabile uno scambio con Buffon), ma la concorrenza per le casse juventine è quanto mai proibitiva.

DIEGO - Il brasiliano pensa solo al Werder sino al giugno ("Non so a che punto è la trattativa, ne riparleremo più avanti ha dichiarato"), ma gli ultimi dieci giorni hanno rappresentato uno snodo importante per la trattativa riguardante il calciatore classe 1985. A Torino sono arrivati Djar, padre di Diego, e Giacomo Petralito, agente Fifa e principale intermediario per un possibile trasferimento. Si sono compiuti importanti e rilevanti passi avanti, con le parti in causa che hanno ribadito l'interesse reciproco per una soluzione positiva, voluta fortemente da tutti i diretti interessati. Papà Diego ha messo in tasca quelle che sono le possibili mosse della Juventus (c'è stato anche il via libera tattico di Ranieri), in attesa di sentire anche la controparte tedesca, che incontrerà a giorni (come dichiarato da lui stesso). Juve e Werder, invece, si incontreranno solo al termine della stagione e la fine di giugno potrebbe essere finalmente il momento propizio. Le parole di Djair Ribas da Cunha tranquillizzano i tifosi juventini: "Forse ci siamo. La mia sensazione è che questa volta la Juve faccia sul serio. L'interesse per Diego c'è, ma ne sapremo molto di più a fine mese". Il padre punta a fare gli interessi del figlio, che da sempre spinge, sottobanco, per un passaggio alla Juventus, squadra che risponde alle sue richieste, ovvero di club blasonato e già certo della partecipazione alla Champions League. Se sull'asse Torino-Brema non ci saranno clamorosi ribaltoni, l'affare si farà.

BUFFON/TREZEGUET - Potrebbero salutare la Juve, ma in periodi diversi. Il portierone resterà almeno un altro anno in bianconero (nell'intento di acciuffare la Champions nel complesso d'una squadra veramente forte), l'attaccante molto probabilmente lo farà l'estate prossima. Questo perché alla Juve servono "soldoni" da reinvestire, per allestire un gruppo che sappia ambire a più obiettivi e il transalpino è uno dei papabili a lasciare l'ombra della Mole, dopo i recenti screzi con Ranieri e le posizioni perse nella gerarchia del reparto offensivo. S'è convinto anche il diretto interessato, che vuole giocare, e segnare, con continuità per evitare il lento declino d'una carriera ricca di goie, ma anche dolori. Non c'è invece fretta per il Gigi Nazionale, il quale ha anch'esso un relativo prezzo di mercato (elevatissimo, supponiamo), come ammesso dai dirigenti bianconeri nei giorni passati. Tutto è comunque prematuro, e al momento non si registrano sirene attorno all'estremo difensore ex Parma. Con il ricavato della cessione di Trezegol (destinazione Barcellona?), la Juve potrebbe accaparrarsi non più uno, bensì due campionissimi di spessore, capaci di far fare il vero e definitivo salto di qualità alla compagine di Ranieri. I riferimenti sono soprattutto per Silva, Diego e Cassano, mentre sono meno quotati possibili acquisti di Hamsik oppure Ribery.

NEDVED/SILVA - Per l'assalto all'asso spagnolo, la Juventus ha "sotto il cuscino" almeno 18 milioni di euro da proporre, ma il Valencia non considera ancora sufficiente l'offerta che comunque sarà trattata ancora un po' dai dirigenti juventini: "Nessun nostro campione sarà svenduto" ha affermato il vicepresidente del Valencia, Fernando Gomez "alcuni sondaggi ci sono stati, ma noi aspettiamo ancora e non avremo problemi a ricevere proposte". La base d'asta s'aggira sui 25 milioni, anche se sarà ovviamente abbassata, trovando un compromesso per un cifra leggermente minore. Nel frattempo l'approdo del valenciano sotto la Mole, sembra apparentemente essere legato alla scelta se proseguire, o meno, con i colori bianconeri di Nedved. Ma, stando a qualche discrezione, non bisogna esserne così certi. Il ceco, come ampiamente risaputo, ha dichiarato ad inizio marzo il suo addio al mondo del pallone, ma potrebbe tornare sui suoi passi, come già ci ha abituato in passato. Per ora tutto tace, ma l'ex Lazio forse rimarrà ancora un altro anno alla corte di Ranieri, anche se a mezzo servizio visto che gli anni si fanno sentire e le ginocchia non sono più quelle d'una volta. In casa bianconera si dicono ben contenti di tenere ancora per una stagione colui che vinse il Pallone d'oro nel 2003, ma il progetto Juve deve andare avanti e, per quel salto di qualità necessario, oltre a un Nedved "limited edition" (che proverà per l'ennesima volta, con un gruppo ancora più forte di quello di quest'anno, a dare l'assalto alla agognata Champions), servirà un sostituto di primissimo livello. David Silva, appunto. Lo spagnolo campione d'Europa è in cima al taccuino di Secco e soci, che già hanno battuto il terreno con il Valencia (sempre in preda a una profonda crisi societaria) e sono pronti all'assalto, fissato per luglio prossimo.

CASSANO/GIOVINCO - Il talento di Bari Vecchia continua a orbitare nei dintorni bianconeri. In casa Samp non s'espongono più di tanto, rimandando tutto a fine stagione, così come in casa bianconera, dove il fantasista pugliese però interessa tanto. Eccome se interessa. Negli ultimi giorni, purché l'affare vada in porto, è stato tirato in ballo anche Sebastian Giovinco, come probabile contropartita tecnica per facilitare l'acquisto di quello che potrebbe essere il post Del Piero. Qualcuno però storce il naso, a partire dal manager del giocatore Claudio Pasqualin, il quale ha prontamente chiarito: "Non mi risulta affatto questa ipotesi, la Juve non ce ne ha parlato. Forse non e' solo una ipotesi quella di Cassano alla Juventus, ma che ci sia di mezzo Giovinco e' assolutamente un'invenzione". Tutte frottole, quindi, ma logicamente la Formica Atomica sarebbe gradita a mister Mazzarri, così come al d.g Marotta, già dettosi pronto a intavolare possibili trattative nel prossimo mercato estivo. Nella rincorsa a Cassano è proprio la Juve la prima scelta, la prima "papabile" a poterlo accogliere. Tanto che il procuratore dell'ex Roma e Real Madrid, Bozzo, avrebbe avviato dei contatti con un'agenzia immobiliare di Chivasso per trovare casa al giocatore nella "prima cintura" di Torino. Segnali fondamentali, delicati per colui che è visto come il dopo Del Piero, come la pedina più giusta per voltare e aprire una nuova pagina della lunghissima storia bianconera. Molto probabilmente, dopo aver tappato il buco sull'esterno sinistro (visto l'addio di Nedved), la dirigenza di corso Ferraris si butterà a capofitto sull'affarone riguardante il barese, che proprio in questo scorcio di stagione ha finalmente trovato l'ariete da rifornire, quel Pazzini che concretizza al massimo le sue ripetute genialate nell'arco dei 90'. In soldoni, passando all'aspetto economico, la clausola rescissoria consente a Cassano di liberarsi per 20 milioni, ma l'unica cosa sicura è che 4,5 dovranno essere girati dalla Sampdoria al Real Madrid. Poi servirà l'indubbio sforzo economico di Secco e colleghi, che hanno la vera di occasione di poter fare finalmente breccia nel cuore dei tifosi juventini, fin qui piuttosto scettici sull'operato dirigenziale.

TORINO: MERCATO

DZEMAILI - Dopo le nostre indiscrezioni, rivelate la settimana scorsa, continuano a susseguirsi le voci sul macedone, ma di passaporto elvetico. Blerim Džemaili, salito alla ribalta specialmente nella prima parte di campionato, è di proprietà del Bolton che l'ha girato al Torino l'estate scorsa, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il patron Cairo, per calmare le acque, ha chiarito prontamente la fase di stallo, annunciando che lo svizzero resterà sotto la Mole: "Ho tempo fino a fine aprile per valere il diritto di riscatto e il Bolton non può impedire alcunché. Acquisterò di sicuro Dzemaili, visto che la lettera agli inglesi è già pronta". Indagando circa questa lettera, trapela che in settimana sarà già spedita, per mettere fuori causa la Fiorentina, la quale aveva già sondato il terreno con i "Wanderers" inglesi, i quali chiedono al club di Cairo almeno due milioni di euro per completare il riscatto. Dunque, la telenovela potrebbe essere presto archiviata per buona pace del giocatore che aveva affermato: "Per ora ho in mente solo la salvezza con il Toro, poi a fine stagione ci siederemo attorno a un tavolo per analizzare la situazione. Di certo c'è solo che io voglio un trasferimento definitivo e non l'ennesimo prestito, anche se la situazione non è nelle mie mani".

ATTACCO - E'certamente il tallone d'Achille d'una squadra che annaspa nei bassifondi della classifica, nel disperato tentativo di mettersi in salvo. Nella scorsa finestra invernale la società ha preferito non muoversi in questa direzione (anzi, è partito Amoruso), puntando e sperando su un improvviso riscatto dei vari Bianchi, Ventola, Stellone, che invece hanno regalato qualche sporadica gioia. Indubbiamente, il reparto offensivo andrà rinforzato e le ultime indiscrezioni parlano d'un primo assalto fallito. A Riccardo Meggiorini, punta che sta trascinando il Cittadella alla salvezza in B. Cairo è titubante circa il rendimento a livelli così alti del 23enne, che peraltro è attualmente in comproprietà tra l'Inter ed il club veneto, con il prezzo di metà cartellino che s'aggira su 2,5 milioni di euro. Molto probabilmente Meggiorini finirà all'Atalanta (avvantaggiata su granata, Udinese e Cagliari) e il Toro si butterà su altri obiettivi. O meglio, su un ariete da doppia cifra. La mossa, da non fallire, spetterà al "fiuto" del diesse Foschi, che potrebbe riallacciare le fila per il discorso Di Michele o per quelli, rimasti tali nel mese passato, che portano ai vari Fornaroli, Lupoli, Langella. Ma forse ci vorrà uno sforzo maggiore, per portare sotto la Mole qualcosa di veramente più sostanzioso ...

SEMIOLI/ROSINA - La stagione è ancora in corso, ma Foschi è in stretto contatto con Corvino, il quale è intenzionato a cedere alle richieste per il mediano viola classe '80, nato in provincia di Torino e cresciuto calcisticamente nelle giovanili toriniste dal 1997. Semioli, a fine stagione, finirà sulla lista dei partenti, i granata sono in pole, ma indubbiamente ci sarà bagarre per l'esterno già seguito a gennaio da Cairo e acquistato dai toscani nel luglio 2007 per quasi 7 milioni di euro. Capitolo Rosina: sulla scrivania del diesse Foschi è giunto un fax per l'ex Parma dal Lione, fortemente interessato al giocatore, le cui prestazioni sono in forte calo da ormai tre anni a questa parte. I francesi sono quanto mai decisi e hanno proposto una cifra vicina ai 10 milioni di euro, con il mister Claude Puel che vede nel giocatore granata un futuro campione e vuole averlo a tutti i costi a sua disposizione per il prossimo anno. Il Toro però, vista la situazione di classifica, tiene tutto in stand by, in attesa di conoscere i verdetti di questa tribolata stagione.

RUBIN/DELLAFIORE - Partiamo dal terzino, su cui aumentano le voci che lo vorrebbero nel mirino d'una Inter decisa all'assalto. Foschi cerca di sminuire, ma la società di via Durini ha già preso i dovuti contatti, mettendo le mani avanti a un paio di mesi dall'apertura ufficiale del mercato estivo. E' stato Mourinho a "consigliare" Marco Branca, il quale ha prontamente contattato l'agente del giocatore Bruno Carpeggiani, che rivela: "Mi chiese quale era la situazione contrattuale del ragazzo, penso siano interessati. Di sicuro dovremo incontrarci con Cairo perché Matteo è forse quello che guadagna di meno al Toro". A fine stagione, si spera a salvezza acquisita, resterà Paolo Hernan Della Fiore? Per il difensore la questione si ripropone un'altra volta, proprio come nella precedente breve avventura vissuta sotto la Mole. Ma stavolta, per volontà del diretto interessato, il finale dev'essere scritto diversamente, in sintonia con le buone prestazioni del giocatore argentino, che non nasconde certo la sua volontà: "Io ho già deciso, sul mio futuro la decisione spetta solo al Torino. Sarei felicissimo di restare: non voglio giocare solo sei mesi per mettermi in mostra e poi ripartire. Questa volta vorrei fermarmi".

CAMOLESE - Come non mai, il suo destino è legato alla salvezza. Altrimenti Cairo potrebbe nuovamente sbarazzarsene, anche se non è sicura nemmeno questa ipotesi. La più solida, certamente, è quella d'un Toro che riesca a rinsavire, a tirarsi fuori da queste tremende sabbie mobili e a "regalare" al neo allenatore torinista la ri-conferma in panca. Il patron granata, infatti, difficilmente deciderà di stravolgere nuovamente la guida tecnica e si ritroverà a fare i conti con le pretese, giuste e dovute, del mister classe 1961, che s'è fatto convincere, dopo vari e intensi colloqui, dal d.s. Foschi ad accettare un "contrattino" di quattro mesi, a cottimo, come lo ha ribattezzato qualcuno. Il tecnico di S. Mauro Torinese, per primo, ha dichiarato di crederci, ha spronato i suoi come solo i veri sergenti sanno fare: c'è da star certi che, se porterà a termine l'impresa, difficilmente i dirigenti granata potranno esimersi dal confezionare il prolungamento contrattuale.

QUALE DESTINO? - Nel calderone degli uomini che presto dovranno interrogarsi profondamente sul loro destino (oltre a quelli di seguito), figurano anche Abate e Barone. Partendo dal fluidificante dell'Under 21, in compartecipazione libera col Milan, la situazione è tutta da vedere e starà alla volontà dei rossoneri se reputare, o meno, all'altezza l'ex empolese; altrimenti starà al Toro proporre una lauta offerta e tenersi in casa un ottimo talento del nostro calcio. Oppure, qualora andasse male, si potrà virare su Franco Semioli, che tanto piace a Cairo, il cui assalto nel mercato scorso è fallito dopo una trattativa lunga circa tre settimane. Guai a sbilanciarsi però, come nel caso di Barone, il quale dovrà decidere autonomamente il proprio futuro, senza badare ad alcun vincolo. Queste le sue ultime parole a proposito: "Sono rimasto perché sono testardo, fino a giugno voglio restare qua, poi si vedrà". Infine, vi sveliamo d'un incontro, qualche giorno fa, fra il ds Foschi, Bianchi e il suo manager Tinti, incontratisi a Torino per cercare di svegliare dal torpore l'ex attaccante del City, il quale deve ancora guadagnarsi la pagnotta affidatagli, generosamente, a inizio stagione. Senza dimenticare che in ballo ci sono altri tre anni di contratto.

CESSIONI - Per un vero bomber che tutta la piazza attende, un altro pronto a salutare la Mole e dintorni. Si tratta di Roberto Stellone, la cui avventura in granata sembra giunta al capolinea, visto il basso rendimento e, soprattutto, il contratto in scadenza. L'ex Genoa difficilmente rinnoverà e ha già fatto sapere le sue intenzioni: come in passato, rifiuterà proposte dall'estero perché convinto di poter continuare a giocare in serie A. Empoli e Livorno, che già hanno drizzato le antenne, torneranno alla carica in caso di promozione e una delle due, a pensarci bene, sembrerebbe proprio la chance ideale per un attaccante desideroso di rilancio. E di gol soprattutto. Capitolo Pratali: fosse per lui vorrebbe più spazio per giocarsi le proprie possibilità, ma le sirene dello Zenit di San Pietroburgo sono così fragorose da avere un richiamo fortissimo. Specie per un difensore come lui, finito ai margini della squadra e spedito in campo col contagocce. Tanto che, per la stracittadina con la Juve, non è stato neppure convocato (per motivi apparentemente tecnici). I russi, che hanno abbandonato la pista poco economica che porta a Meira del Galatasaray, sarebbero disposti a pagare il dovuto l'ex 29enne empolese, pronto a volare al servizio degli zar.