Torino: ecco le promesse di Stefano Fiore

Il Torino sara' la sua nuova nazionale. E' la promessa di Stefano Fiore, l'ultimo acquisto presentato in casa granata, che ha assicurato ai suoi nuovi tifosi il massimo impegno per la causa del Toro. ''Mi e' dispiaciuto molto - rivela il giocatore preso in prestito dal Valencia - non essere convocato da Lippi ai Mondiali di Germania. Adesso, pero', ho accantonato il pensiero della maglia azzurra: mi interessa fare il bene del Torino, che e' tornato in A dopo tante sofferenze ed e' circondato da un grande entusiasmo. C'e' tanta voglia - e' la sua promessa - di riportarlo dove merita''. Adesso che la lunga trattativa con il Valencia e' andata in porto e che ha svolto il primo allenamento con la sua nuova squadra, Fiore si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

''Perche' non giocavo in Spagna? Credo fosse un problema esterno al campo - risponde ai giornalisti - forse legato ai miei rapporti con il direttore sportivo Amedeo Carboni''. Acqua passata ormai, come l' amarezza per non essere stato confermato dalla Fiorentina. ''Quando e' finito il campionato - racconta - tutti a Firenze mi hanno detto che volevano rimanessi, dall'allenatore al direttore sportivo al presidente. Evidentemente, qualcuno non ha detto la verita'. Se non essere stato convocato in Germania e' stata una delusione sportiva, quella di non essere rimasto in viola e' stata umana...''.