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Fiorentina, Corvino: "Vorrei portare Robinho a Firenze"

Fiorentina, Corvino: "Vorrei portare Robinho a Firenze"
domenica 17 settembre 2006, 08:482006
di Appi .
fonte di Michela Lanza per violanews.com

Pantaleo Corvino, in una lunga intervista rilasciata a Radio Studio 54, è sceso in campo e si è messo a nudo su tanti argomenti. Non dimenticando la sfida di oggi all'Ardenza....

La difesa di Moggi in tv. Lei che idea si è fatto?
"La mia idea è sempre stata quella di non parlare mai degli altri. Di non giudicare. Voglio continuare su questa mia linea di pensiero".

I Della Valle hanno chiesto, con il ricorso di arbitrato, la cancellazione dell'illecito. Se arrivasse solo una riduzione della penalizzazione, la Fiorentina si riterrebbe soddisfatta?
"Credo che la soddisfazione maggiore sia il fatto di appurare che la Fiorentina non sia stata protagonista di intrecci strani. L'importante è che si capisca che i -19 punti inflitti alla Fiorentina siano troppi e che quindi vengano ridotti di gran lunga".

C'è mai stato un attimo in cui lei ha pensato di cedere Toni?
"Un direttore sportivo deve guardare agli interessi della società e degli altri. Le due cose devono collimare partendo dal presupposto che prima di tutto viene l'interesse della società. E' logico, dunque, che quando si lavora sul mercato, le tentazioni possano essere tante. Ma alla fine abbiamo preso la strada giusta. Toni è rimasto e siamo tutti uniti verso un unico obiettivo che è la salvezza".

Una tentazione era Cacia?
"Diciamo che durante il calcio mercato si fanno tante strategie. Un operatore come me lavora sempre su più fronti".

Ha parlato di salvezza. Obiettivo difficile in questo momento.
"Per raggiungere la salvezza abbiamo bisogno di tutte le componenti. Tutti devono essere uniti: squadra, società, tifosi, media. Perché avremo tante difficoltà da superare e lo faremo se staremo sempre tutti insieme".

Mutu-Toni per guardare al futuro?
"Quest'anno abbiamo cambiato poco e confermato tanto, compreso Toni. Vuol dire aver fatto il massimo, poi sarà il campo a parlare come sempre. In alcune stagioni il campo ti può dare tanto. In altre meno. Alla fine l'importante è avere la coscienza a posto e sapere che abbiamo tante armi, tante frecce nella nostra faretra".

Più soddisfatto dei tanti buoni acquisti fatti o delle otre 40 cessioni all'attivo?
"Bella domanda. Bisogna sempre guardare alle risorse tecniche, ma anche alle risorse economiche per non pesare negativamente sul bilancio della società. Abbiamo fatto un ottimo lavoro dando anche una svolta importante al settore giovanile che deve diventare il nostro fiore all'occhiello regalandoci risorse tecniche per la prima squadra, perché non si deve per forza acquistare da altre squadre, ma far nascere fiori dal proprio vivaio. Anno dopo anno abbiamo creato una piattaforma dove, con l'inserimento di un paio buoni giocatori all'anno, si può alzare il valore tecnico per essere sempre più competitivi".

Livorno-Fiorentina: un derby maledetto
"Un derby è sempre una partita a sé. Lo scorso anno non c'è andata male nei vari derby. Abbiamo perso solo a Livorno. Speriamo che dopo 3 anni di sconfitte, si possa cambiar rotta".

Lucarelli-Toni...
"Lucarelli l'ho portato dalla Spagna all'Italia. A Lecce ha fatto qualcosa di importante. E' stato determinante per la salvezza della squadra salentina per due anni consecutivi segnando 30 gol. Lui capitalizzò al massimo per il Lecce e per se stesso. Oggi la differenza tra lui e Toni è davvero poca. Sono due grandi giocatori. Due grandi attaccanti che riescono ad alterare i valori delle proprie squadre a suon di gol".

Montolivo potrebbe giocare a Livorno. Soddisfatto di averlo tenuto?
"Abbiamo fatto di tutti per trattenerlo a Firenze, nonostante l'incertezza di molti. E' un patrimonio della società ed è pronto per sfidare tutti".

Una bocciatura per Liverani?
"No. L'allenatore fa delle scelte secondo l'avversario e la forma fisica. In una rosa importante ci devono essere queste 'problematiche' di abbondanza".

Reginaldo era considerato un giocatore non da Fiorentina. Adesso c'è chi si ricrede.
"Non si può sempre acquistare giocatori di prima fascia. E' troppo facile vedere il valore di un giocatore del valore di 20 milioni di euro. Il difficile sta nell'intravedere il valore in un giovane. Una rosa deve essere formata da qualità conclamate e potenzialità da tirar fuori".

Ma la difesa è sempre sotto accusa.
"Era sotto accusa anche lo scorso anno ed è stata la 4° miglior difesa del campionato. La difesa è formata da nazionali: Ujfalusi, Pasqual, Kroldrup, Dainelli, Gamberini. Sono tutti giocatori di un certo livello. Vedrete che anche quest'anno risulterà una delle migliori come lo scorso anno".

Purtroppo la legge della situazione attuale del calcio vede una carenza di difensori e sempre più attaccanti bravi. Cosa succede?
"Diminuendo i bravi difensori e aumentando i bravi attaccanti, ci sarà sempre più differenza. Differenza che passa inosservata attraverso il lavoro dell'allenatore e attraverso l'equilibrio tattico. E noi abbiamo un grande allenatore... Poi, non ci scordiamo che anche Cannavaro contro il Lione è stato messo in discussione. Chi ha i difensori bravi, poi, non li lascia andar via..."

Cioè Barzagli?
"Sì. L'ho chiesto lo scorso anno e quest'anno al Palermo. Non è stato possibile acquistarlo. Ci riproverò.
Un giocatore del panorama mondiale che porterebbe a Firenze.
Non posso dire di poter prendere Ronaldinho, ma Robinho lo porterei volentieri in viola. Conoscendo il pubblico di Firenze e il suo piacere di divertirsi allo stadio, sarebbe un acquisto azzeccato. Esalterebbe la piazza".

Chi dei 'suoi' acquisti l'ha fatta arrabbiare e chi, invece, ha dimostrato professionalità e rispetto?
"Do Prado mi fa arrabbiare perché non deve buttarsi giù. Uscirà dal periodo negativo e dimostrerà il suo valore. Donadel e Pazienza sono veri professionisti. Ogni mamma li vorrebbe sposi per le proprie figlie".

Firmerebbe per la salvezza alla penultima giornata?
"Voglio arrivare prima possibile alla salvezza".

I Della Valle hanno riportato la Nazionale a Firenze. Lo hanno voluto a tutti i costi. Ci sono riusciti e gli azzurri sono stati accolti alla grande al Franchi. Dopo quello che è successo in estate con la vicenda Calciopoli, crede sia ancora possibile vedere la Nazionale a Firenze?
"Si. Alla Nazionale non si deve mai dire di no".