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Zoran Jovicic: quando un ginocchio ballerino può bruciare una carriera

Zoran Jovicic: quando un ginocchio ballerino può bruciare una carriera
venerdì 22 settembre 2006, 12:402006
di Marco Frattini
fonte Cristiano Cinacchio

Questa è la storia di uno dei giocatori più sfortunati che abbiano mai calcato i campi da gioco: un talento fulgido, che poteva avere una grande carriera di livello internazionale, ma al quale un ginocchio troppo ballerino ha tarpato le ali.
Zoran Jovicic nasce a Belgrado il 17 aprile 1973, e, giovanissimo, ad appena 19 anni, esordisce nel massimo campionato jugoslavo andando subito in rete, con quella che sarà la sua unica squadra del suo paese, la Stella Rossa. Dopo quella apparizione folgorante il suo club decide di mandarlo a farsi le ossa in Grecia, nell'Ethnikos, dove Jovicic al primo anno contribuisce alla promozione della sua squadra in prima divisione con 12 gol e l'anno successivo mette a segno 9 reti. Nel 95\96 torna alla Stella Rossa, ma è il 96\97 l'anno in cui Jovicic si segnala come un vero e proprio crack a livello internazionale: 21 reti in 27 partite, titolo di capocannoniere del campionato jugoslavo, fascia di capitano della Stella Rossa ed esordio in nazionale.
Dotato di grande forza fisica, Jovicic si segnala per un'ottima tecnica individuale ma soprattutto per la grande freddezza sotto rete ed una rapidità fuori dal comune. Inoltre malgrado non sia altissimo (1.82 m) riesce a segnare molti gol di testa sfruttando uno stacco da fermo esplosivo.
In patria è ormai diventato una star, tanto che alla sua seconda presenza nella nazionale (bagnata dal gol) gli viene anche consegnata la fascia da capitano, ma il sogno di Zoran è giocare in Europa, cosi quando nella primavera del 1998 si fa sotto la Sampdoria di Enrico Mantovani l'accordo, quinquennale, è trovato in brevissimo tempo. Purtroppo però la sfortuna, quella nera, lo aspetta al varco ed in maggio il primo terribile infortunio ed operazione che suona come un bollettino di guerra: "Ricostruzione del legamento crociato anteriore, rafforzamento del collaterale e asportazione del menisco interno". Stagione conclusa con 13 reti in 19 partite ed addio ai mondiali di Francia '98, dove sarebbe stato sicuro protagonista con la maglia della Jugoslavia.
In estate arriva a Genova con la moglie e la bellissima figlia, e le prime foto ufficiali, purtroppo, è costretto a farle in stampelle. Inizia la stagione 98\99, maledetta per la Sampdoria e conclusasi con la retrocessione, che non fa sconti a nessuno, neanche a Jovicic.

Brevissima apparizione in Coppa Italia a Bologna in ottobre e a novembre nuova operazione: questa volta per asportare il menisco esterno. Inizia la stagione 99\00 e nuova operazione, questa volta di pulizia, e Jovicic rientra per il finale di campionato, e nelle ultime 12 gare realizza 9 presenze e 2 reti, facendo sperare i tifosi blucerchiati in un suo miracoloso recupero. Ed in effetti la stagione 00\01 si apre sotto i migliori presagi per Jovicic, che riesce dopo tanti anni a sostenere finalmente un'intera preparazione pre-campionato e parte col botto in coppa italia: nel girone con Crotone, Empoli e Fermana, stravinto dal Doria, Jovicic mette a segno 4 reti in 3 partite, e regala alla sua squadra anche il passaggio ai quarti realizzando l'unico gol che decide la sfida negli ottavi Sampdoria-Napoli. Ma in campionato è un'altra storia: 2 reti nelle prime 9 partite, 19 presenze complessive, finchè un litigio con l'allenatore Luigi Cagni lo relega ai margini della rosa nel finale di campionato, in quella che comunque può considerarsi di gran lunga la sua stagione italiana più positiva, nella quale, nonostante un fisico più appesantito e meno rapido degli anni d'oro, ha lasciato intravedere sprazzi di quel talento mostrato in Jugoslavia. Stagione 01\02, gran gol alla 9^ contro il Napoli, appena 5 presenze ed un nuovo infortunio, con annesso nuovo intervento chirurgico. La stagione successiva arrivano Garrone alla presidenza del club e Novellino in panchina. Il tecnico di Montemarano non prova neppure a recuperarlo, lo mette fuori rosa e il 12 agosto Jovicic e la società rescindono consensualmente il contratto che li legava. Dopo 4 anni di Sampdoria Jovicic può contare appena 49 presenze, 33 campionato e 16 in coppa italia, e 10 gol, 5 in campionato e 5 in coppa italia. Ancora due stagioni in Francia, nel Caen, 30 presenze complessive ed una rete, e poi il ritiro, prematuro, a soli 32 anni.
Storia di un grande talento, del quale, purtroppo, i tifosi di calcio hanno potuto godere per poco tempo.