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Samb, Desideri: "Perchè ho scelto Bari"

Samb, Desideri: "Perchè ho scelto Bari"
venerdì 4 maggio 2007, 00:452007
di Stefano Sica

Dopo aver firmato un contratto triennale con il Bari, Davide Desideri ha spiegato, nel corso di una lunga conferenza stampa tenutasi al Caffè Florian di San Benedetto, la lunga storia che lo ha visto protagonista di un serrato braccio di ferro con la società marchigiana, e che lo ha costretto ad allontanarsi dalla rosa allenata da mister Ugolotti. E' molto duro il 27enne attaccante torinese, ma chiaro nella lunga cronistoria che farà della sua trattativa con il club, non andata a buon fine: "In questi giorni ho letto tante brutte cose sul mio conto. So che i tifosi ce l'hanno con me e capisco che facciano fatica a comprendermi, perché le loro ragioni sono quelle del cuore. Loro sperano in calciatori attaccati alla maglia, ma un conto è non capire non sapendo i fatti, un altro è farlo venendo a conoscenza di come sono andate realmente le cose. Così magari la gente riuscirà a mettersi nei miei panni. Ho agito nella massima trasparenza e non certo per soldi, quelli li metto al terzo posto. Prima c'è il fatto di poter giocare in serie B, che per un calciatore della mia età non è poco. Si tratta di una grande opportunità. Ho avuto un primo incontro con Molinari dopo la partita con la Cavese. Il dg mi ha subito fatto un'offerta: un triennale di 20mila euro lordi per il primo anno, 30mila lordi per il secondo e 40mila lordi per il terzo. Gli ho risposto che siccome a 27 anni dovevo pensare al futuro, e anche in virtù del fatto che la mia stagione era stata molto positiva, volevo almeno 3.000 euro netti al mese. Molinari mi rispose che ne avrebbe parlato con la società".
Dopo un incontro con il presidente Tormenti, presente Molinari, la situazione non migliora: "Molinari in quella circostanza mi disse che la mia richiesta era equilibrata, anche se la Samb aveva pensato di offrirmi sempre un triennale, ma per 2.500 euro netti al mese il primo anno, 3.000 netti per il secondo e 3.500 netti il terzo. Ho replicato che per un'altra C, come poi dichiarai qualche giorno dopo ai giornalisti, sarei rimasto a San Benedetto senza problemi, ma nel frattempo si erano fatte sotto squadre di categoria superiore, che avevano mostrato un forte interesse nei miei confronti, come il Bari, il Lecce, il Mantova e il Verona. Molinari mi disse che se ero riconoscente alla Samb, per quello che aveva fatto nei miei confronti, dovevo firmare subito il contratto e poi eventualmente trattare con altre società. Io non ho voluto, sapevo di essere in scadenza, quindi non ho ritenuto opportuno tirarmi la zappa sui piedi. Parlai con un emissario barese in un luogo vicino a San Benedetto. Firmai un accordo preliminare, ma prima di apporre la mia firma su un contratto federale volevo sentire la Samb e soprattutto mi interessava che la società non ci perdesse in questa storia. Il dirigente chiamò un altro dirigente che stava in Puglia, il quale si mise in contatto con Molinari.

Io provai a mettermi in contatto con il presidente Tormenti, ma non ci parlai, non rispose al telefono. A quel punto chiamai Molinari, il quale mi disse di essere d'accordo con il Bari per un eventuale scambio di giocatori e che si sarebbe preoccupato di informare il presidente. Domandai: "Posso firmare allora, ho il vostro beneplacito?". Mi rispose di sì. Che cosa avrei fatto se mi avesse detto il contrario? Avrei aspettato".
Ma Tormenti non era stato informato di tutta la vicenda, secondo la versione del giocatore: "Gli chiesi se il direttore lo avesse messo al corrente della situazione, ma lui mi fece capire di essere all'oscuro di tutto. Non mi ricordo di preciso cosa mi rispose, ma il succo fu quello. Io lasciai le cose come stavano, anche se ero perplesso".
Poi si arriva al sabato che precede la gara con l'Avellino. Il vertice si tiena ancora a tre, con la presenza di Tormenti e Molinari, e l'asso neo-barese fa una rivelazione dirompente: "Premetto che la cosa mi sembrò molto strana, prima della partita non era mai successo una cosa del genere. Molinari mi disse che avevano pensato di propormi un contratto di 5 anni, come se nulla fosse. Gli chiesi perché non avesse detto niente al presidente. Avrei potuto far finta di niente, ma dissi la verità, agii nella massima trasparenza come mio solito. Lui mi rispose che credeva fossimo ancora in trattativa con il Bari. Tormenti mi strinse la mano, ma ci rimase molto male, lo vidi. Il resto lo sapete, mi hanno messo fuori rosa e mi dispiace, perché ci terrei a dare il mio contributo fino alla fine. Vorrei allenarmi coi miei compagni, dare ancora qualcosa a questa città, a questa società e ai tifosi, a tutti. La Samb mi resterà nel cuore, sono consapevole che debbo esserle riconoscente per quello che ha fatto per me".