Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

ESCLUSIVA TMW - L'agente del baby Ekdahl: "La serie A sarebbe perfetta per lui"

ESCLUSIVA TMW - L'agente del baby Ekdahl: "La serie A sarebbe perfetta per lui"
martedì 29 maggio 2007, 16:252007
di Francesco Letizia

In Svezia viene ritenuto il talento più importante della nuova generazione calcistica: Inter, Chelsea, Psv, Ajax ed Arsenal fanno già da mesi di tutto per accaparrarselo. E' Albin Ekdahl, centrocampista classe '89 del Brommapojkarna, matricola della Serie A svedese, e della Nazionale U19 giallloblu: TMW ha intervistato in esclusiva Ivar Liden, uno degli agenti della Wagsson, studio legale svedese che si occupa della procura del gioiellino scandinavo.

Dunque signor Liden, ci parli del suo assistito Albin Ekdhal: quali sono di preciso le sue caratteristiche tecniche?
"Albin è un giocatore maturo e forte fisicamente per la sua età. Ha ottime capacità tecniche ed un buon controllo di palla che fa di lui un assistman: la sua caratteristica migliore è la capacità di inserirsi in area per la conclusione, oltre che essere valido nell'ultimo passaggio. Per quanto riguarda la visione di gioco, è quella tipica di un centrocampista di qualità: ha anche un buon tiro, riesce ad imprimere la giusta forza al pallone abbinandogli effetto. La sua stazza poi lo mette in condizioni vantaggiose rispetto agli avversari per il colpo di testa".

Troviamogli un difetto...
"Non ne ha uno specifico: diciamo credo avrebbe bisogno di metter su ancora massa muscolare per migliorare le sue prestazioni fisiche, ma credo che sarà una cosa che arriverà con l'età".

In che ruolo e con che modulo può esprimersi al meglio?
"Trequartista, in quello che in Italia chiamate "rombo". In un canonico 4-4-2, lo vedo meglio da seconda punta".

Se dovesse paragonarlo ad un affermato campione del calcio mondiale, chi sceglierebbe?
"Fatte le dovute proporzioni ovviamente, direi Kakà: la sua progressione e la capacità di partire palla al piede è simile".

Le lusinghe di Chelsea ed Inter sono state difficili da rifiutare immagino: altre big hanno inviato i propri osservatori a seguire il ragazzo?
"Molti osservatori vengono a vedere il Brommapojkarna da tutta Europa..."

Per quanto riguarda il lato "umano" del ragazzo: la sua scelta di voler rimanere per il momento in Svezia per completare gli studi e affermarsi nell'Allsvenskan ci mostra un ragazzo con la testa sulle spalle...
"In questo momento, l'obiettivo di Albin è quello di diventare un protagonista assoluto dell'Allsvenskan... Poi ovviamente quello di conquistare un giorno il calcio che conta: non ha particolari preferenze sul club, l'importante è che sia una società dalla giusta filosofia in cui possa trovare l'ambiente giusto per sé".

Per il suo futuro, ha già individuato quale sarebbe il campionato maggiormente di suo gradimento?
"Difficile... Un giocatore dalle sue caratteristiche credo possa crescere ovunque: forse la Serie A, ha un ritmo di gioco più basso rispetto alle altre. In una condizione simile, dovrebbe ambientarsi meglio in modo poi da poter fare la differenza partendo in progressione: certo difficile da dire".

In Svezia negli ultimi mesi si è parlato molto del caso di Martin Bengtsson, ex promessa del calcio svedese che ha vissuto una brutta esperienza (raccontata nel libro "I skuggan av San Siro") all'Inter dopo aver lasciato il suo paese a soli 16 anni: quanto ha influito questo sulla vostra decisione di rimanere ancora al Brommapojkarna?
"Per nulla. Albin non vuole basare, come è giusto che sia, le sue decisioni su esperienze altrui, ma sulle sue: il caso di Bengtsson è certamente tragico, fa riflettere, ma è difficile dire se è solo un episodio sporadico o meno. Senza dubbio però, l'ambiente in Italia è molto diverso per un giovane ragazzino svedese che arriva e si trova di fronte a sé un modo totalmente diverso di vivere e pensare".

La società in cui milita Albin, il BP, è molto famosa in Scandinavia per essere una società attenta al vivaio e ai talenti sin da piccoli, una sorta di "Ajax di Svezia": qual è il rapporto di Albin con la società e l'ambiente?
"Ovviamente eccellente: Brommapojkarna è il club in cui è nato calcisticamente e cresciuto, Albin porta nel cuore questi colori e la società ha grossa fiducia in lui".

Oltre ad Albin, quali giocatori rappresenta la Wagsson?
"Lars Nilsson, numero 10 classe '82 che da due anni sta facendo molto bene all'Heerenveen, il portiere Rami Shabaan, oggi al Fredriskstad FK in Norvegia, ma con passato anche all'Arsenal ed un presente nella Nazionale Svedese, Sharbel Touma, attaccante libanese del FC Twente... Anche l'interessante promessa dell'Halmstad Ajsel Kujovic, che è nel giro dell'Under 21 svedese e viene considerato un possibile erede di Ibrahimovic".

Da procuratore ed addetto ai lavori, quali altri giocatori under19 dell'Allsvenskan o del Superettan consiglierebbe agli appassionati italiani di tenere d'occhio?
"Andreas Landgren è un '89 ed ha già esordito nella Serie A con la maglia dell'Helsingborg la scorsa stagione: credo sia con Albin il talento più puro di questa generazione. Da tenere d'occhio anche Erik Dahlin dell'IFK Goteborg, Erik Israelsson del Kalmar e Max Clauss del Brommapojkarna. Per quanto riguarda la leva '88, i migliori prospetti sono Marcus Nilsson dell'Helsingborgs, Rasmus Elm del Kalmar, Emir Bajrami e Denni Avdic dell'Elfsborg, Jonathan Hellstrom del Gelfe e Martin Olsson che è già sbarcato in Premier League, ai Blackburn Rovers".

© Riproduzione riservata