Juventus: l'importante è esagerare!

Un esordio in campionato tanto convincente della "vecchia signora", forse non era stato pronosticato, neanche dal tifoso piu' ottimista. Un 5-1 che zittisce gli scettici, e che invita a ricordare una volta di piu', che prima di esprimere sentenze, converebbe quantomeno aspettare il momento opportuno. Cosa che naturalmente, dovrebbe valere anche ora, dopo una goleada piu' che convincente; mentre si preferisce esagerare quando in un senso, quanto in un altro.

Alla vigilia del campionato, i giudizi espressi dai piu', sulla squadra bianconera apparivano fin troppo negativi. Difesa inaffidabile, con severe critiche verso i nuovi arrivati Gryghera e Andrade. Centrocampo con troppe incognite, su tutte un Tiago definito frettolosamente dopo le prime apparizioni estive: "oggetto misterioso" (qualcuno facesse bene a ricordare i primi 6 mesi in Italia di un certo Michel Platini'). E un reparto offensivo, a parte Trezeguet, considerato non all' altezza. Con un Del Piero dato da molti, come spesso negli ultimi anni, sul viale del tramonto, salvo come ogni anno smentire tutti, e uno Iaquinta considerato non proprio un giocatore da juve. Quello che emergeva dunque, era un quadro della situazione non proprio idilliaco. Come se bastessero poche amichevoli agostane, per poter giudicare una squadra, per altro nuova in molti elementi.

Ecco però arrivare la prima giornata di campionato , e con essa una vittoria convincente, che capovolge tutti i precedenti giudizi eccessivamente negativi in giudizi, eccessivamente positivi. E cosi' Andrade definito in maniera sbrigativa difensore mediocre, diventa ora giocatore con ampi margini di miglioramento. Almiron un regista che già ricorda, per il modo di giocare, il migliore Veron. Trezeguet-Iaquinta una coppia d' attacco di sicuro affidamento, in grado magari di trascinare a suon di gol i bianconeri, verso la conquista di un tricolore, diventato improvvisamente, non piu' cosi' utopico come si pensava soltanto pochi giorni prima, quando anche un piazzamento tra le prime quattro, molti non lo consideravano cosi' certo.

La verità probabilmente sta nel mezzo. E forse racconta semplicemente di una Juve, che rispondendo ai suoi detrattori, non ha fatto altro che confermare in maniera prepotente le sue aspirazioni stagionali. Sconfiggendo seppur in maniera rotonda, un avversario di medio bassa classifica e di caratura nettamente inferiore. Ma nel calcio spesso: "sia nel bene che nel male l' importante è esagerare".