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Siviglia, piangi pure...

Siviglia, piangi pure...
mercoledì 29 agosto 2007, 08:202007
di Appi .
fonte di M. Bisiach per carlonesti.it

Non ce l'ha fatta, Antonio. Ventidue anni, una carriera spesa nel Siviglia fin dalle giovanili, una convocazione in nazionale. Ha fatto in tempo, con la maglia della squadra della sua città, dei suoi sogni, a vincere la Coppa Uefa, la Coppa del Re, la Supercoppa Spagnola. Avrebbe giocato probabilmente la Champions, avrebbe sfidato il Milan nella Supercoppa Europea di venerdì, avrebbe provato a vincere la Liga con la sua squadra. Non sarà così, perchè questo pomeriggio, in una stanza dell'ospedale Virgen del Rojo di Siviglia, Antonio Puerta è morto.
Nella prima giornata della Liga, contro il Getafe, al 35' del primo tempo, Puerta era stato colpito da un attacco di cuore, collassando a terra prima di riprendere conoscenza e abbandonare il campo sulle proprie gambe. Sembrava dover essere un sospiro di sollievo per tutti, era solo un'illusione. Il ricovero in ospedale, l'aggravarsi della situazione, il coma: queste le tappe di una tragedia che si è conclusa come forse nessuno si aspettava.

La squadra, che era già ad Atene per il ritorno del preliminare di Champions contro l'Aek, ha ripreso l'aereo per la Spagna, mentre la finale di Supercoppa contro il Milan di venerdì si svolgerà regolarmente. Da Milanello, intanto, attraverso una nota ufficiale pubblicata sul sito rossonero, è arrivato un messaggio di cordoglio e vicinanza per gli spagnoli.

Alla luce scura del lutto, della notizia che non ti aspetti, anche in Spagna passano in secondo piano e perdono quasi di senso chiacchiere e considerazioni su quel che è stato nella prima giornata di campionato. Una prima giornata della nuova Liga che è stata come l'ultima di quella vecchia. Il Real Madrid pieno di problemi che, alla fine, vince. Il Barcellona che fa sognare i tifosi con le sue stelle ma che, alla fine, delude. In più, i dubbi sulla coesistenza tra Eto'o, Ronaldinho, Messi ed Henry. I quattro tenori, le quattro stelle, i fantastici quattro. Quei quattro là, insomma, il sogno assolutamente non nascosto di tutte le grandi d'Europa. E anche se l'ultimo arrivato, Henry, getta acqua sul fuoco delle polemiche ("Chi vuole vedere i Fantastici 4 vada al cinema", la sua battuta), per il Barcellona la questione potrebbe essere una pericolosissima lama a doppio taglio. Una lama destinata a far male soprattutto se, come è accaduto nel derby contro l'Atletico (sconfitto 2-1 in rimonta), il Real Madrid dovesse continuare a vincere.

Intanto, la stagione del calcio europeo sta entrando sempre più nel vivo. Proprio mentre scriviamo, la Lazio di Delio Rossi si sta giocando una bella fetta di stagione a Bucarest, nel ritorno del preliminare di Champions. Cribari, nonostante la frattura allo zigomo, giocherà con la maschera protettiva, col cuore, inevitabilmente, più che con la testa. Così, tra infortuni, assenze e il risultato dell'andata da ribaltare, dovrà fare anche tutta la Lazio, per rincorrere e acciuffare il sogno Champions. Quel sogno che era anche di Antonio Puerta, e che il Siviglia, senza di lui in campo ma sicuramente con lui nel cuore, proverà a inseguire ancora assieme alla Liga e alla Supercoppa Europea. Ora piangi pure, Siviglia, e poi riprendi a giocare. Assieme a te, da qualche parte, tornerà a sorridere anche Antonio.