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Juventus, la creatura s'evolve!

Juventus, la creatura s'evolve!
giovedì 30 agosto 2007, 17:232007
di Appi .
fonte di Giorgio Coluccia per carlonesti.it

La creatura si evolve. Non è l'episodio d'una saga televisiva, né tantomeno lo sviluppo d'un robot figlio d'uno scienziato pazzo, bensì è l'attuale situazione della Juventus ranieriana. Inizialmente mitigata di tutte le sue potenziali capacità, relegata nella lotta per l'Uefa, vista con occhio titubante, la forza di Madama è sotto gli occhi di tutti, i progressi, frutto del duro programma di lavoro del mister Ranieri, altrettanto. Messe da parte le delusioni estive e tutti i cattivi pensieri, quando in ballo c'è stato qualcosa di significativo, i bianconeri non hanno tradito, tre punti o qualificazione che sia. Dalla cinquina col Livorno al tris di Parma.

Proprio la vittoria contro i ducali ha portato ulteriore ottimismo, ma soprattutto conferme su un organico che potrebbe riscoprirsi completo. Confermata l'ottima intesa in attacco fra il gladiatore Iaquinta e l'avvoltoio Trezeguet, si oliano sempre meglio gli automatismi di difesa, ancora non a prova di Inter, Milan o Roma, ma sicuramente più rassicuranti delle comiche puntate mandate in onda fra luglio e agosto nella tournee anglo-tedesca. C'è aria nuova anche a centrocampo, dove la regia è tutta del magnate Almiron, con i suoi delegati che agiscono di conseguenza: dal grintoso e intramontabile Nedved, alla sorpresa Nocerino, fino ad arrivare all'eclettico Salihamidzic, che potrebbe dire e dare ancora tanto. In serbo poi c'è il jolly Tiago: immense qualità ma tantissima fatica nel conquistare il palcoscenico che merita.

Dietro alla Juve "tipo", c'è anche una Juve "operaia". Dietro ai big da copertina, trattenuti con aumenti contrattuali, c'è la Juve dei Molinaro, dei Criscito, dei Zanetti, dei Palladino. Tutti giocatori vogliosi di giocare, vogliosi di mettersi in mostra, ma soprattutto utili quando c'è da tirar via le castagne dal fuoco. L'esempio lo ha dato ieri sera il salernitano Molinaro che, entrato da 5' al posto di Nocerino, non ha aspettato nulla e ha sbloccato il complicato faccia a faccia di coppa Italia. Un'azione, ma soprattutto una marcatura, da proseliti.