Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Adriano: neanche nel paese dove vive lo vogliono più

Adriano: neanche nel paese dove vive lo vogliono più
lunedì 3 settembre 2007, 09:122007
di Ilario Imparato
fonte La Stampa/Sport

Fuori dalla lista Champions League e possibilmente anche dal paese dove vive. Adriano è riuscito a far arrabbiare un po' tutti: la sua società d'appartenza che è l'Inter, il suo allenatore e anche vicini di casa. Da un anno a questa parte - raccontano - l'Imperatore è irriconoscibile, non è più la persona che era prima. A San Fermo della Battaglia, paesino arroccato su una montagna del comasco, sono in molti a sperare che venga ceduto. Il sindaco del paese, Pierluigi Mascetti, interista sfegatato e persona molto mite, quindici giorni fa ha ricevuto in Comune alcuni compaesani. «Sono venuti a dirmi che hanno trascorso un agosto piuttosto movimentato perché Adriano faceva baldoria fino a mattina».

L'Imperatore vive a San Fermo da quasi quattro anni, in fondo ad una strada stretta e molto ripida che accoglie una ventina di villette a schiera. Il suo arrivo se lo ricordano ancora. Venne annunciato da un enorme camion che rimase incastrato in una curva a causa della neve: trasportava un enorme biliardo, uno dei passatempi preferiti dell'attaccante. L'impatto con il vicinato inizialmente fu ottimo. Racconta il sindaco: «I ragazzini gli suonavano il campanello per chiedergli l'autografo, lui li faceva entrare in casa e gli offriva pure la Coca Cola». Ogni suo gol era accolto con gioia. Dopo la tripletta al Porto in Champions League nel marzo del 2005, un giovane tifoso espose fuori dalla sua abitazione un piccolo striscione celebrativo. Adriano appena lo vide bussò alla sua porta per dire grazie. La stessa persona oggi non rimetterebbe fuori lo stesso cartello. L'amore per l'Inter è rimasto intatto, quello per il brasiliano è scomparso, come le sue reti. Adriano ha alzato un muro con l'esterno spirituale e materiale. Ha iniziato a ristrutturare la sua casa e il suo comportamento. La siepe che circondava la sua abitazione, ad esempio, un anno e mezzo fa è stata sostituita da un enorme cancellata di ferro color grigio scuro, il campanello amico si è invece trasformato in un videocitofono con il codice. Impossibile suonare senza conoscere la «formula segreta». Adriano ha deciso anche di ampliare la zona divertimenti, costruendo una piscina super accessoriata e una discoteca insonorizzata: «Il problema è che di notte tiene sempre le finestre aperte e d'estate è sempre in giardino» hanno raccontato al sindaco.

La pazienza ultimamente sembra non bastare più. Per due volte sono arrivati addirittura i carabinieri per interrompere degli schiamazzi notturni, una famiglia che vive a duecento metri dal brasiliano rintontita della musica assordante sparata alle tre di notte, ha preso in mano il telefono e ha provato a mettersi in contatto con Moratti negli uffici della Saras. Ha risposto la segretaria che ha raccolto lo sfogo e l'ha riferito parola per parola al presidente. Neanche questo è bastato per bloccare la movida. Pare che a ferragosto la situazione sia degenerata. Alle cinque del mattino i ragazzi che tornavano dalla discoteca si sono dovuto sorbire un karaoke in brasiliano che ha costretto ad una lunga veglia i genitori. «Almeno ci invitasse a queste feste...» hanno raccontato esasperati. Da quel momento le adesioni al partito «cacciamo Adriano» sono diventate più massicce e c'è chi ha proposto anche una raccolta di firme. Hanno detto tutti sì, ad eccezione di una famiglia, il cui padre è diventato grandissimo amico di Adriano. Lo accompagna alla Pinetina, vive a stretto contatto con lui ed è il benvenuto ogni qualvolta viene organizzata una grigliata in piscina. Il sindaco ascolterà anche lui, ma ci tiene a risolvere una volta per tutte la situazione: «Presto convocherò Adriano in Comune per parlarci, voglio sentire anche la sua versione. E se davvero ci sono dei problemi metterò dei paletti ben precisi. In una comunità bisogna tener conto delle esigenze dei tutti. Quelle dei giovani ma anche quelle delle persone più anziane». Mascetti è comunque meravigliato: «Non mi aspettavo che ci fossero tutti questi problemi, conosco Adriano ed è una persona veramente piacevole. Tre anni fa accettò con entusiasmo di partecipare ad una manifestazione sportiva e fu eletto socio onorario. Mi ricordo che firmò più di trecento autografi».

Adesso Adriano sfreccia alternando Porsche e Ferrari con sguardo torvo e poca voglia di salutare. Dicono che ha sempre la casa piena di ragazzi e ragazze brasiliane e che raramente si ferma a chiacchierare. Da qualche giorno poi la sua enorme villa bianca è accerchiata da telecamere e giornalisti ma lui non se ne cura. Sabato sera ha guardato la partita dell'Inter contro l'Empoli in tv e furibondo per l'esclusione dalla lista Champions ha ascoltando pure le dichiarazioni di Mancini. Anche ieri è rimasto chiuso in casa in infradito e costume da bagno e ha aperto la porta di casa soltanto per fare uscire un paio d'amici. Quando ha visto le telecamere si è spazientito. La gente dal balcone osserva i suoi movimenti e fa spallucce: «Quando lo vediamo entrare nel suo parcheggio carico di sacchi di carbonella iniziamo a preoccuparci». San Fermo del resto si trova a pochi passi dalla Svizzera, mica dal Brasile dove c'è il Carnevale di Rio.