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Napoli, Marino: "Il mio mercato tra videocassette e segreti"

Napoli, Marino: "Il mio mercato tra videocassette e segreti"
mercoledì 5 settembre 2007, 08:222007
di Appi .
fonte IL MATTINO
Il dg azzurro su Lavezzi: «Lo Spartak offrì 10 milioni al San Lorenzo: lui ha voluto l'azzurro e ora ne vale già 12». Ecco l'articolo tratto dal Mattino

Lavezzi è stato scoperto grazie ai dvd. «Tante cassette, viste e riviste». Pierpaolo Marino svela i segreti del mercato del Napoli. Quale criterio è stato seguito per le operazioni? «Per il centrocampo abbiamo scelto giocatori di qualità e quantità. E poi abbiamo puntato su elementi che dessero maggiore peso in attacco. Sulla difesa eravamo certi che avrebbe risposto bene anche in A». Lavezzi oggi è invidiato al Napoli da tutta Italia. «Un'invenzione, diciamo così. Lo abbiamo seguito attraverso i dvd sui sudamericani che da sempre mi manda un'agenzia. Ho girato le cassette ai miei osservatori, abbiamo approfondito la conoscenza di Lavezzi e ci siamo rivolti a Cyterszpiler, un manager che si sa muovere e che è rispettato perché scoprì Maradona. Lui ha avviato la trattativa con il San Lorenzo». Perché non lo ha fatto lei? «Non mi muovo mai io. Perché se vai laggiù, o ti sparano prezzi esagerati, pensando che sei costretto a tornare con il calciatore a casa, oppure la trattativa si prolunga fino allo sfinimento. La selezione attraverso i dvd è avvenuta anche per Gargano. A volte faccio vedere i filmati all'allenatore, altre no. Ad esempio, Reja ha osservato una sintesi nella fase conclusiva della trattativa per Gargano». Sei milioni per Lavezzi: ora sembra un affare. «Lo è, si tratta di un prezzo irrisorio perché due settimane fa il calciatore ha giocato con Messi nell'Argentina e il suo valore è già raddoppiato. È stato difficile prendere Lavezzi, dobbiamo ringraziarlo per aver voluto il Napoli quando al suo club, il San Lorenzo, è arrivata un'offerta da 10 milioni dello Spartak Mosca». Su Hamsik il Napoli ha anticipato club di alto livello. «L'ho scoperto quand'eravamo in C. Il procuratore di Milanetto mi chiese di seguire il suo assistito nel Brescia. A 15' dalla fine della partita con l'Albinoleffe, uscii Milanetto ed entrò Hamsik.

Ero sulle scale dello stadio quando diedi uno sguardo alla lista: Hamsik 1987. Giovanissimo, da seguire. Tornai indietro e quel ragazzo dal ciuffo biondo mi conquistò: aveva la personalità di un trentenne. Ne parlai a De Laurentiis: ho visto un fenomeno. E lui: quando me lo prendi?». Tutti i calciatori sono stati voluti da Marino? «Zalayeta è stato voluto da Reja e io, naturalmente, ho condiviso». I giovani quanti anni di successi garantiscono al Napoli? «Minimo cinque, la durata dei loro contratti. Che sono a cifre compatibili». Dopo la sconfitta con il Cagliari non ha pensato di tornare sul mercato? «Mai assalito dai dubbi. Avevamo completato il lavoro a Ferragosto. Come ho fatto spesso: i quattro giocatori decisivi per la qualificazione dell'Udinese in Champions li presi il 30 agosto. E poi i 40mila del San Paolo ci avevano incoraggiati dopo la sconfitta. Il Napoli ha qualità e i nuovi hanno margini di crescita». C'è stato un altro acquisto: Cupi. «S'era fermato per la pubalgia. Ricordavo che a Udine un analogo problema l'aveva avuto Walem, che si rivolse al professor Martens e dopo l'operazione tornò a giocare. Cupi si era quasi arreso, io l'ho convinto a recarsi da Martens e così abbiamo ritrovato un difensore rapido». De Laurentiis s'è arrabbiato con Sky per il 5,5 al mercato del Napoli. Lei che voto si darebbe? «L'alunno non fa la pagella. Il voto era una critica a chi ha operato e un'offesa a chi ha investito. Comprendo il rammarico di De Laurentiis, che da imprenditore ottiene sempre il massimo rendimento su investimenti ragionati».