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Ghirardi: "In Lega ho la responsabilità di tutelare tutte le squadre"

Ghirardi: "In Lega ho la responsabilità di tutelare tutte le squadre"
mercoledì 5 settembre 2007, 18:092007
di Lucia Bandini

A margine della presentazione di Bernardo Corradi, il Presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, è tornato a parlare della sua elezione a Consigliere di Lega, un'elezione che ha visto consensi e dissensi. "Si sta costruendo un caso - ha detto Ghirardi - so che era un posto ambito da tutti e ho colto al balzo questa opportunità: so che ho la responsabilità di tutelare tutti i soci di A e B e non solo dei piccoli...peso cento chili, non mi sento di tutelare i piccoli! Scherzi a parte, non si può avere un campionato senza le grandi squadre, così come non si può avere un campionato senza le piccole: bisogna tutelare tutti, sia in Serie A che in B. L'idea sulla scissione detta da Galliani? Non mi spaventa perché è irrealizzabile. Cosa facciamo un campionato con quindici squadre e un altro con cinque? Ci divertiamo sempre più noi...". Il Presidente del Parma prosegue ancora a parlare di Lega Calcio: "Stiamo tranquilli, lavoriamo insieme e senza astio.

Stamattina, mi ha chiamato Matarrese per invitarmi ad essere ancora più responsabile verso tutti i club; ho ricevuto anche altre telefonate di complimenti che fanno piacere perché vengono da 'avversari' sul campo del Parma. Sono sei mesi che sono in Lega e non ho nessun astio con nessuno: mi hanno accettato tutti. Come Consigliere che fa gli interessi della Lega Calcio, togliendo quindi i panni del Presidente del Parma, sono stato eletto ieri e non mi sono ancora documentato ma il problema più grande è la ripartizione dei diritti televisivi, una ripartizione che dovrà essere equa e fatta con logica: sono consapevole del fatto che ci sono quattro club più potenti, ma ci sono anche gli altri. E poi, scusate, pur sapendo che il Napoli neopromosso ha un bacino di tifosi superiore a tanti altri, la Lazio che gioca in Champions League deve essere considerata una piccola squadra? Non mi sento il paladino delle piccole società, ma sono onorato del mio ruolo". La polemica finirà qui?