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Toro, Rosina: un week-end per il contratto

Toro, Rosina: un week-end per il contratto
martedì 11 settembre 2007, 09:112007
di Ilario Imparato
fonte La Stampa

Vanno ai tempi supplementari Rosina e il Toro per prolungare e migliorare il contratto del fantasista granata. Cairo avrebbe voluto chiudere la partita questa settimana, sfruttando anche la pausa del campionato, ma prudenza e diplomazia hanno prolungato una vicenda delicata. Il Torino non sta lesinando gli sforzi per valorizzare e premiare il suo gioiello, Rosinaldo non vuole cambiare squadra ma solo essere riconosciuto come leader anche nell'ingaggio. Ora ha un contratto fino al 2009 che frutta 225mila euro (più premi) all'anno, al punto di essere addirittura il titolare "più economico" della squadra di Novellino. Una vera e propria anomalia in un Toro che sogna l'Europa e che non ha lesinato sforzi economici per costruire una formazione all'altezza. Cairo, Antonelli e Lupo hanno investito quasi 13 milioni di euro per le 16 operazioni di mercato tra inizio giugno e fine agosto, senza dimenticare che l'attuale monte ingaggi dei 27 elementi della rosa sfiora gli 11 milioni di euro (netti).

I contatti con Giuseppe Bozzo, procuratore di Rosina e di Cassano, stanno producendo il giusto clima: si lavora con trasparenza e senza giochi sporchi e probabilmente tra venerdì e sabato le parti potrebbero di nuovo incontrarsi, molto più facilmente a Roma. Il problema è solo economico, visto che Rosina vuole restare a lungo (nonostante la corte di Fiorentina e Roma) e il timore di essere incompatibile con Recoba è stato abortito. L'intesa tra i due fantasisti cresce di giorno in giorno per i sospiri di sollievo dei dirigenti e il piacere di Novellino. «Farò di tutto per sfruttare la loro genialità - ha confidato ieri il tecnico - e penso che Donadoni si accorgerà presto di Alessandro, se continua a fare un gol a partita». Proprio questa vena realizzativa, tre gol in tre partite ufficiali (Lazio, Rimini e Reggina), sta facendo gonfiare le richieste di ingaggio. Prodezza dopo prodezza, il valore di Rosina è quadruplicato ed anche i 700mila euro più premi a stagione - l'ultima offerta presentata nei giorni scorsi - rischiano di non bastare. Vero che l'attuale tetto ingaggi del Toro è fissato a quota 750mila euro (Di Michele), ma lo staff del numero 10 punta al bersaglio grosso: cioè il milione di euro all'anno di Simone Barone, l'unico sopravvissuto ai bagordi economici della scorsa stagione.

E dire che il rinnovo fino al 2012 poteva già essere chiuso a gennaio, a cifre sicuramente inferiori rispetto a quelle di adesso, ma la volontà del presidente granata di "non far figli e figliastri" aveva rimandato tutto a giugno dopo gli Europei Under 21. Poi le vacanze, il ritiro, le prime amichevoli e i contatti che iniziavano a farsi sempre più trattativa. Fino alla partita di Coppa Italia, con Cairo e Bozzo seduti insieme in tribuna vip, e all'ottimismo del 4 settembre all'uscita dalla riunione della Lega calcio: «La prossima settimana ci incontriamo e sono sicuro che mi ricongiungerò con il mio pupillo». Tutto rimandato, invece, fino a quando non si troveranno date comuni sulle agende e soprattutto il Torino non raggiungerà una quadra con il Piccolo Principe sull'aspetto economico. Potrebbero servire i 650mila euro risparmiati con la rescissione del contratto del tecnico Zaccheroni o una parte dei quasi 5 milioni incassati per i 16.400 abbonamenti venduti. I tempi supplementari sono appena cominciati.