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Coppa d'Africa in vetrina

Coppa d'Africa in vetrina
giovedì 24 gennaio 2008, 08:262008
di Appi .
fonte di Marco Bisiach per Nesti Channel - carlonesti.it

Nei giorni in cui nelle ricche strade del nostro occidente tengono banco i saldi, con cartelli multicolori e spesso bugiardi a ingolosire gli occhi dei passanti davanti alle vetrine, diverse migliaia di chilometri più a Sud, in Ghana, si sta disputando quella Coppa d'Africa che, molto spesso, rappresenta un'interessante vetrina per il mercato delle squadre europee.

Laggiù, in impianti meno pretenziosi ma caldi al di là della temperatura dell'aria e di fronte ad un pubblico festante al di là del risultato, giocano per la patria e per la Coppa, certo, ma anche e soprattutto per vincere un'occhiata, una riga di nota sullo scout di qualche osservatore, strappare un contratto. Magari in Francia, nazione e campionato che per affinità storiche e sociali si rivolge al continente nero come una massaia fa col salumiere sotto casa. Oppure in Germania, Inghilterra e Spagna. Italia, anche, passando quasi sempre prima per la provincia, per poi approdare nelle capitali del pallone. A Udine, per esempio, come potrebbero raccontare Asamoah e Muntari, il primo ancora (forse per poco) in Friuli, il secondo che vi è passato per diventare grande e strappare un bel gruzzolo di sterline in Inghilterra. Giocano nel Ghana, sono padroni di casa e due dei giocatori vetrina del calcio africano. L'hanno ricordato, tra l'altro, segnando i due gol che hanno steso la Guinea nel facile esordio della manifestazione.

Per carità, le stelle, quelle vere, vestono altre maglie, anche se dai colori simili. Per esempio Samuel Eto'o, probabilmente, in questo momento, il più grande giocatore africano, un fuoriclasse assoluto. Eppure lui e la sua squadra, il Camerun (non esattamente la meno blasonata tra le nazionali d'Africa) si sono dovuti arrendere dal più modesto Egitto, guidato da uno con un nome che, a pronunciarlo, mette piacevoli brividi: Zidan. Lo spelling, ancor prima del resto, chiarisce che non si tratta dell'immenso Zinedine, ma di un ottimo giocatore egiziano, che mette la sua testa matta e la sua imprevedibilità al servizio dell'Amburgo di Van Der Vaart.

Nella Costa d'Avorio, un'altra delle favorite della vigilia, gioca Didier Drogba, stella del Chelsea che probabilmente tra qualche mese infiammerà il mercato europeo. Ma a differenza di Eto'o, Drogba può contare su un cast di supporto di alto livello: da Kalou (suo compagno di squadra a Londra, che ha risolto la partita con la Nigeria) ai due Tourè, Kolo e Yaya, a Ebouè, a Zokora. Un gran bel vedere.

I tifosi della Juve tutti, invece, segretamente faranno un po' il tifo per il Mali, sperando soprattutto di ricevere confortanti (o magari esaltanti) notizie da Sissoko, che proprio come il compagno Kanoutè ha lasciato la maglia della Francia per quella del paese d'origine. I fari saranno inevitabilmente puntati sul lungagnone che tanto assomiglia a Vieira e che tanto è stimato da Ranieri. Premesse positive, che però cercano una conferma ben più sostanziosa delle solite tre o quattro azioni-spot mandate in onda a rotazione in ogni servizio di mercato nei tg sportivi. Per chi non riuscisse a intercettare sul satellite le partite di Coppa D'Africa, però, niente paura: tra qualche settimana per vedere Momo potrebbe bastare una partita della Juve.