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tmw / inter / Editoriale
Un tridente che promette bene
sabato 2 agosto 2014, 00:01Editoriale
di Francesco Fontana
per Fcinternews.it

Un tridente che promette bene

Avanti con il tridente. L'Inter prende forma e un mercato che alla vigilia si preannunciava come uno dei più tristi degli ultimi anni si sta rivelando intelligente, costruttivo e ponderato con un rapporto qualità-prezzo, oserei dire, sorprendente. Forse inaspettato. Elenco dei volti nuovi: Berni, Dodô, Vidic e M'Vila, ai quali saranno presto aggiunti Medel e Osvaldo. Senza dimenticare la sorpresina last minute che di nome fa esterno e di cognome offensivo. Piazzando - tra prestiti per crescere e partenze obbligate - Donkor, Mbaye, Silvestre, Schelotto, Taider, forse Obi e Botta e sacrificando uno tra Alvarez e Guarin (magari entrambi), il calciomercato Inter versione 2014 sarebbe ottimo. "Mercato senza soldi o con qualche spicciolo. Vai e divertiti. Dimostrami quanto vali", sembra questo il messaggio di mister Thohir inviato tra maggio e giugno. Destinatario: Piero Ausilio, messo alla prova in questa sessione come tutti dal momento dell'arrivo del tycoon. Agosto è appena iniziato, ma il lavoro di presidente e ds ha già rispettato - se non superato - le attese. Forse un po' strana come coppia, ma il binomio Thohir-Ausilio per ora funziona. Molto bene.

Il calcio è una religione libera e soprattutto in Italia siamo tutti allenatori, ma sinceramente non capisco i mormorii che ho constatato, sentito e letto da più parti per delle operazioni che a quanto pare non hanno soddisfatto proprio tutti. Vidic già leader e Berni a zero, Osvaldo in prestito gratuito (riscatto a 7 milioni, in pratica 1/3 della cifra che la Juventus strappò al Southampton non più di 6 mesi fa), un milione per la prima rata di Medel (anche se ci sono ancora da limare gli ultimi dettagli), un altro per il prestito di M'Vila e 1,2 milioni per Dodò. Totale: 3,2 milioni di euro a cui vanno sommati i 4,5 per il riscatto di Taider (con l'aggiunta della metà del giovane Alessandro Capello) e Krhin. Pochi soldi e giocatori di valore, che pur di vestire il nerazzurro hanno fatto un passo indietro, forse anche due, a livello di ingaggio, oltre a forzare con le rispettive società. Forse in pochi lo hanno sottolineato, ma questo è un grandissimo messaggio. Vuoi vedere quindi che questa Inter sta tornando ad avere un certo appeal? Scusate, ma questo è tanto.

Spostandoci in campo, ecco la terza parte di un connubio che agli albori di questa stagione merita altrettanta fiducia: la squadra. Per quanto il peso delle prime uscite estive sia relativo, le valutazioni sembrano simili. Benzina nelle gambe in quel di Pinzolo, battesimo contro il Real Madrid - seppur in versione baby - ottimo e match contro un Manchester United praticamente al completo che ha detto che 'l'Inter c'è'. Nel periodo più buio del calcio italiano, economicamente e di conseguenza sportivamente parlando, la nuova ThoInter cresce. E bene. Mister T crede al progetto e lo porta avanti con sempre maggior motivazione: da applausi l'intervista rilasciata a InterChannel in cui ha analizzato a 360° squadra, mercato, società, istituzioni italiane e obiettivi da raggiungere, in campo e non soprattutto. Un piacere sentire tanta chiarezza, in particolare ho apprezzato il passaggio in cui ha auspicato che non solo l'Inter, ma l'intero calcio italiano possa tornare ai livelli di una volta, competendo con Liga, Bundes e Premier. Obiettivo difficile, sicuramente a lungo termine, ma se le premesse sono queste e il buongiorno si vede dal mattino...

Work in progress in casa Inter, tra campo, dintorni e dintorni dei dintorni. La squadra sta ingranando, a bordocampo Ausilio sceglie, opera e concretizza con pochi soldi e Thohir dalla tribuna osserva, espande il marchio e pensa al business. Insomma, il progetto prosegue. Con un tridente che merita fiducia.