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Lampard: "Inter unica chance concreta di lasciare il Chelsea. Dissi di no a Mou: ora sono felice della scelta perché..."
domenica 24 maggio 2015, 12:28Copertina
di Daniele Alfieri
per Fcinternews.it

Lampard: "Inter unica chance concreta di lasciare il Chelsea. Dissi di no a Mou: ora sono felice della scelta perché..."

Giornata d'addio in Premier League per Frank Lampard. Il centrocampista del Manchester City saluterà il calcio inglese quest'oggi all'Etihad nell'ultima sfida di campionato contro il Southampton. Cresciuto nelle file del West Ham, Lampard ha indossato per tredici anni la maglia del Chelsea, prima del passaggio controverso ai Citizens tramite prestito con il New York City, attuale proprietario del suo cartellino. L'ex capitano dei Blues è tornato sulla sua lunga carriera vissuta a Stamford Bridge, confermando quanto dichiarato da Mourinho in merito alla possibilità concreta di seguire il suo ex allenatore all'Inter nell'estate del 2008: "Da giovane avevo chiara l'idea che un giorno avrei giocato all'estero. Qualche volta ho avuto quest'opportunità, ma l'unica realistica è stata con l'Inter quando José allenava lì. Venivo da un periodo difficile, avevo perso mia madre l'anno prima. Alla fine è stata una decisione sia personale che professionale. Ho rifiutato e sono felice di averlo fatto, visti i successivi trofei e la longevità che ho avuto al Chelsea. La Champions, l'Europa League, un altro titolo in Premier, premi personali, tutto è arrivato insieme".

Una scelta vincente per il 36enne nato a Ramford: "Dove sono ora è facile guardarsi indietro e vedere le varie fasi. Al Chelsea ho attraversato un periodo in cui sentivo che ero al massimo del mio gioco e nessuno poteva abbattermi. Non hai nemmeno bisogno di pensarci, giochi e basta. Poi superi i 30 anni, dopo ogni brutta partita scrivono male di te e i dirigenti si fanno altre idee riguardo al futuro. Ma io non mi sono mai arreso e intorno ai 32-33 anni ho avuto una seconda carriera, anche abbastanza divertente perché sono stati i miei anni di maggior successo. Ho vinto la Champions, l'Europa League, ho rotto il mio record personale di gol con il Chelsea, tutte cose accadute con Benitez e Villas-Boas, due allenatori che non mi schieravano con regolarità come prima. Ma se vuoi giocare per quasi vent'anni non puoi aspettarti che ogni cosa vada a modo tuo, se invece tieni la testa bassa e lavori arriverai dove vuoi essere".