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Gli insegnamenti (ignorati) di Socrate
sabato 30 aprile 2016, 00:00Editoriale
di Gianluca Scudieri
per Fcinternews.it

Gli insegnamenti (ignorati) di Socrate

La costituzione garantisce la libertà di parola e di opinione, ma alle volte, non vi nego, preferirei che ci si guadagnasse questo diritto con il sudore e con la meritocrazia. Sia chiaro, è sempre costruttivo affrontare un dialogo, purché si basi su idee solide e non sul banale sentito dire, ma purtroppo, quando si parla di Inter, questo non avviene (quasi) mai. Qualsiasi sia l’ambito in cui si spazi all’interno dei colori nerazzurri le idee sono molto variegate, addirittura troppo. Non appena la stagione sembra volgere al peggio il campo sparisce e si inizia a parlare di tutt’altro: passi il mercato, da sempre argomento principale dei bar d'Italia, passi l’ormai collaudato gioco del “se fosse”, vale a dire ipotizzare a posteriori cosa sarebbe potuto succedere se determinate situazioni si fossero verificate, ma adesso con la “liberalizzazione” dell’informazione ci si trova a dover parlare e disquisire di argomenti che non sono per tutti. 

Già in passato mi sono espresso contro gli economisti dell’ultimo lustro, e continuerò a farlo anche perché esistendo la facoltà di economia e commercio non credo sia così facile come viene fatto apparire leggere un bilancio consolidato di una S.p.A., ma adesso la piega che tutti questi discorsi stanno prendendo hanno ampiamente stufato. Nessuno aveva mai sentito parlare di Suning, salvo gli esperti di finanza asiatica, eppure sembra che chiunque adesso ne sia socio minoritario e capace di darne un’opinione in merito; nessuno sapeva dell’esistenza di Erick Thohir fino a 4 anni fa, né delle sue aziende, eppure sulla base dell’operato dell’indonesiano si pontifica in merito trattandolo come il più spilorcio degli spilorci e come il meno adatto a ricoprire la carica di presidente, tanto da passare, secondo le teorie più complottiste, come un prestanome di chissà quale magnate asiatico o americano. Che barba, che noia. E’ così difficile mettersi in disparte e osservare la situazione invece che proferire parole per poi farle passare come verità assolute, dogmi? Evidentemente sì. Talvolta il silenzio non esprime stupidità, ma l’umiltà di non essere padrone della materia in questione: d’altronde se uno dei padri della cultura occidentale come Socrate faceva della frase ‘so di non sapere’ uno dei cardini della sua filosofia, non capisco perché nel 2016 questo must non debba essere rivalutato.

Personalmente non posso entrare nel merito della cessione delle quote della società, ma per formazione scolastica tutto quello compiuto da Erick Thohir ha un filo conduttore, ossia il ripianamento dei debiti dell'azienda nel tentativo di avere anche della liquidità per agevolare le manovre più semplici a vantaggio della stessa. Anche l’ingresso di un nuovo partner, dunque, va in quest’ottica. Sulla proprietà di Suning, invece, non ci si può esprimere, ma semplicemente leggere i dati e constatare che si tratta di un colosso: poi come questo verrà coinvolto nell’Inter è un mistero per il momento. 

Non è un mistero, invece, è la permanenza di Roberto Mancini sulla panchina dell’Inter anche nella prossima stagione, salvo cataclismi. Non mi dilungherò su questo argomento perché è dato ormai per assodato e spendere altre parole in merito appare ridondante ed eccessivo, quello su cui vorrei dilungarmi un po’ è il concetto che Simeone possa essere un giorno, per sua stessa ammissione, l’allenatore dell’Inter. Potrebbe rientrare anche questo nei discorsi da bar, ma qui la piega sta degenerando ed è meglio soffermarcisi un po’ per fare chiarezza: che sia bravo non si mette in dubbio, che faccia rendere al meglio la propria squadra è altrettanto indiscutibile, ma in un’era in cui si esige sempre il ‘bel giuoco’ dalle proprie squadre, come si può sostenere con assoluta certezza che lui sia il meglio per l’Inter? Simeone non è un fautore del bel gioco, è uno che punta sempre alla vittoria, ma che al contempo spreme talmente tanto i giocatori da renderli poi inutilizzabili in altri contesti. Ricordate il post 2010? Ecco, Simeone sarebbe perfetto nel momento in cui, per una squadra già affermata e vincente, servisse un allenatore che faccia fare l’upgrade necessario per vincere anche nelle competizioni continentali. Portarlo a Milano precorrendo i tempi genererebbe semplicemente confusione in un ambiente che già di per sé è abbastanza problematico. Certamente si può disquisire sulla bravura da allenatore del Cholo, ma rendere un dogma il fatto che con lui in panchina si vinca senza timore di smentita è eccessivo. Questo tipo di affermazioni sono sbagliate in partenza perché rientrano nella categoria del non scibile, dipendente da innumerevoli fattori esterni non controllabili né valutabili con anni di anticipo, anche qui bisognerebbe semplicemente aspettare ammettendo di non sapere cosa potrebbe essere l’Inter con lui in panchina.

Insomma, il campionato sta volgendo al termine, ma ormai questo sembra non interessare più a nessuno. Nei bar non si parla già più di quello che sarebbe potuto essere, né di come potrà migliorare la rosa dell’Inter nel prossimo mercato. Adesso anche in quei luoghi, per non parlare poi dei social network (AKA Bar 2.0), sembra di stare nei salotti vicini a Piazza Affari a Milano e si preferisce disquisire di quote, di aumenti di capitale e di fidejussioni bancarie, anche se magari non si è mai preso parte attivamente a nessuna di queste cose. Non si parla più di ciò che avrebbe dovuto fare l’allenatore in un determinato match o di cosa dovrà fare nella prossima stagione, ma di rendimento legato al contratto con la società e di come i numeri dicano che X sia meglio di Y in base alle gare disputate sotto la neve della Lapponia, giocando a maniche corte contro una squadra i cui tifosi sono delle renne femmine. Insomma, non si fa altro che dire tante cose che in concreto non vogliono dire assolutamente nulla, giusto per usufruire di quella libertà di parola per cui in molti hanno dato la vita. Credo che alcuni dei nostri patrioti, vedendo come tal diritto viene esercitato, qualche domanda se la porrebbero. O forse no. So di non saperlo e non voglio fingere di avere argomentazioni in merito.