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tmw / inter / Editoriale
Y. Touré? No grazie. Ben venga Gabriel Jesus, più Berardi che Candreva
giovedì 30 giugno 2016, 00:00Editoriale
di Filippo Tramontana
per Fcinternews.it

Y. Touré? No grazie. Ben venga Gabriel Jesus, più Berardi che Candreva

Chi sì, chi no, chi forse. Come sempre il mercato dell'Inter coinvolge tanti, tantissimi nomi. Vuoi per il blasone del club, vuoi per i troppi rumors (talvolta inesatti) che accostano ai nostri colori giocatori che, questa maglia, non la indosseranno mai. Non so quale sarà il destino dei nomi attuali, ma la mia personale opinione è che servirà individuare quegli uomini realmente utili per la nuova Inter, considerando soprattutto un Financial Fair Play che non ammette spese inutili e troppo alte, in attesa ovviamente del face to face con la UEFA che avverrà (verosimilmente) tra agosto e settembre.

Parto dalla candidatura più mediatica, ma al contempo più rischiosa. Bisogna per forza andare su Yaya Touré? Classe '83, qualche acciacco (e chilo di troppo), ma soprattutto uno stipendio pesantissimo per le casse nerazzurre. Vero, status e doti da leader non si discutono, ma a parer mio un suo arrivo sarebbe un azzardo sotto tanti punti di vista. Meglio quindi occupare lo slot da extracomunitario per altri interpreti.

Uno di questi è sicuramente Gabriel Jesus, classe '97 del Palmeiras che quasi tutte le big vorrebbero. Un motivo in più per provarci, perché un successo in questa corsa di mercato sarebbe un grandissimo segnale per far capire che l'Inter, con l'arrivo di Suning Commerce Group, sta tornando. E prepotentemente. Senza dimenticare ovviamente le sue qualità: veloce, tecnico, con carattere e molto giovane. Insomma, da prendere subito.

Stesso discorso per Domenico Berardi. Il prezzo rispetto ad Antonio Candreva è molto simile, aspetto che mi fa propendere proprio per il talento del Sassuolo (anche se non sarà facile convincere gli emiliani a lasciarlo partire, considerando l'accordo ormai datato con la Juventus). Per il laziale pesa l'età (classe '87, ormai prossimo ai 30 anni), anche se tatticamente parlando rappresenterebbe l'interprete ideale per il 4-2-3-1 di Roberto Mancini.

Chiosa sulla difesa: serviranno assolutamente due difensori centrali in grado, eventualmente, di sostituire Joao Miranda e Jeison Murillo (mercato permettendo per quest'ultimo), perché quelli in rosa (chi già presente, chi di rientro dai vari prestiti) hanno dimostrato di essere troppo discontinui per poter vestire una maglia tanto importante come la nostra. In questo senso ben venga Ezequiel Garay: esperienza da vendere e, soprattutto, voglia infinita di indossare il nerazzurro.