Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / In Primo Piano
Mazzarri: "Mi è dispiaciuto non aver chiuso il ciclo con l'Europa. De Boer..."
giovedì 27 ottobre 2016, 10:12In Primo Piano
di Daniele Alfieri
per Fcinternews.it

Mazzarri: "Mi è dispiaciuto non aver chiuso il ciclo con l'Europa. De Boer..."

Walter Mazzarri si confessa ai microfoni del Corriere della Sera tornando alla sua esperienza durata un anno e mezzo sulla panchina dell'Inter: "Ero dispiaciuto per non aver avuto potuto concludere il ciclo che avevamo avviato, riportando l'Inter in Europa. C'era il rammarico di non aver potuto completare il lavoro, ecco. Quello sì. Ma sono abituato a guardare avanti. E l'ho fatto da subito". Dopo di lui anche Mancini e De Boer hanno fatto fatica, nonostante campagne acquisti più significative. "Le esperienze aiutano a crescere - dice WM -, tutte. Ma il tempo è galantuomo, mettiamola così".

Impatto non semplice nel mondo nerazzurro per l'olandese: "Quando una società sceglie un allenatore dovrebbe farlo in maniera convinta. Dargli il tempo giusto per esprimere le proprie idee di calcio. Se mi hanno infastidito le etichette di antipatico e lamentoso? Non mi riconosco. Ho avuto la forza e anche un po' la presunzione di fregarmene. Sono autocritico, ma sempre orgoglioso di quel che faccio, nel bene e nel male". Un commento poi sulla vicenda Mauro Icardi: "Sono stato l'allenatore di Mauro e all'epoca si è comportato bene. Era un giovane che abbiamo aiutato a crescere, parlavo con lui quasi tutti i giorni. E ci ha regalato soddisfazioni".

Nella sua carriera ha salvato la Reggina, riportato il Livorno in A dopo 50 anni, regalato l'Europa alla Samp e la Champions al Napoli. In Inghilterra ha battuto Mourinho. "Non le considero medaglie, piuttosto tappe professionali. Scontato dire la vittoria sullo United, ma non è esattamente così. La soddisfazione più importante non è la vittoria in sé ma quello che lascio ai giocatori. Capita ancora di sentirli, mi gratifica molto". Con Mourinho ha parlato prima e dopo la partita tra il suo Watford e il Manchester United: risolte le ruggini del passato? "Al mio arrivo all'Inter mi fece auguri e complimenti. Poi ogni tanto è capitato di incontrarci e scambiarci pareri. Dopo la partita ci siamo confrontati su diverse cose. Questa è la cultura calcistica che mi piace".