Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Editoriale
Prego, si accomodino
sabato 30 luglio 2016, 00:00Editoriale
di Gianluca Scudieri
per Fcinternews.it

Prego, si accomodino

Quella che vedete è una porta aperta, spalancata. Tale porta è da prendere in uscita dall’appartamento figurato che è l’Inter. I destinatari dell’invito porto nel titolo sono una coppia che chiameremo Señor M e Señora W: questo è un rebus per abili solutori, visto che in questo periodo dell’anno il genere va per la maggiore. 

Dunque, torniamo a noi. 

In questa vicenda abbiamo un padrone di casa, Mr. T (no, non è quello dell’A-Team) sempre disponibilissimo verso tutti coloro i quali abitano la sua casa: non fa mai mancare nulla a nessuno, soprattutto a Señor M che è un po’ il cocco del proprietario di casa, pardon presidente. Lo ha cresciuto nella bambagia affidandogli le mansioni più importanti all’interno del gruppo di coinquilini dopo un primo capriccio, non più tardi di un anno fa: Mr. T lo ha preso da parte, insieme a Señora W aumentandogli (giustamente) la paghetta e rendendolo referente per la casa nonché uomo immagine della stessa. Purtroppo per gli abitanti della casa l’anno non va come sperato eppure tutti sono pronti per cominciare una nuova avventura, sempre insieme, se non che Señora W inizia a mostrare insofferenza verso Mr. T e il fido assistente Signor A: la paghetta inizia a non essere più sufficiente e si renderebbe necessario un nuovo aumento. Mr. T e il Signor A più volte dicono che Señor M è uno degli abitanti più importanti della casa e non hanno intenzione di lasciarlo andare via, anche se ci sarebbe una casa sul Golfo molto graziosa in cui si è liberata una stanza enorme e il di cui proprietario sarebbe disposto a sborsare una paghetta faraonica. Una roba che Señor M potrebbe comprare a Señora W una serie infinita di Rolls Royce al giorno. 

A questo punto i due iniziano a giocare a braccio di ferro con Mr. T e Signor A, solo che giocano sporco insinuando che senza un aumento immediato della paghetta i due si trasferirebbero nella casa sul Golfo. 

La nostra storia, con nomi puramente di fantasia ci teniamo a precisarlo, al momento si interrompe qui. 

Adesso rimarrebbe da capire cosa dovrebbero fare Mr. T e Signor A con questa giovane coppia e la risposta altro non è che il titolo del nostro editoriale: “Prego, si accomodino”, sottinteso, fuori dalla porta.

Un conto è fare dei capricci, ci sta, fa parte del gioco, chiunque vuole una cosa tende a farli. Un conto è creare una situazione tale di cui mai c’era stata un’avvisaglia nei mesi precedenti. Si è passati da un banalissimo gioco delle parti, ripeto, corretto, ad un aut aut assurdo giusto per mettere nel panico chi tale paghetta dovrebbe aumentarla. Siccome, però, nella casa non ci sono soltanto Señor M e Señora W è giusto, anzi giustissimo, che vengano rispettati anche gli altri coinquilini e venga invitata la coppia di giovincelli fuori dalla porta perché si deve rendere chiaro a tutti che nessuno, non importa che grado abbia nella casa, può permettersi di ricattare chi si è sempre fatto in 4 per garantire di tutto e di più a tutti. 

Certo, si potrebbe vivere con il patema d’animo che altrove potrebbe fare sempre meglio, ma onestamente le questioni meramente lavorative qui sono passate in secondo piano da tempo, sin da quando qualcuna cinguettò “#Calciomercato” come per far capire al mondo intero che questo argomento poteva interessare sia lei che il consorte. Si è sopravvissuti all'addio del Senhor R9, a quello del Signor Codino, a quella del Signor Bobo e molte altre ancora, chi osserva la casa sita in Milano si farà tranquillamente una ragione a proposito di Señor M.

Un’ultima cosa, un ultimo pensiero verso il proprietario della casa sul Golfo. Visto che ha appena dichiarato che non vuole che la sua gente venga presa in giro, abbia la correttezza di non prendere in giro nessun altro e dica a viso aperto quali intenzioni abbia senza mettere di mezzo altre persone. 

La casa è fatta da tante persone in cui tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Anche perché: "L’Inter sarà qui per centinaia di anni ancora, il presidente può essere invece cambiato, il management e i giocatori anche. E’ l’Inter che è importante, è l’Inter che deve rimanere". E Mr. T ha centrato perfettamente il punto.

Per quanto mi riguarda, adios.