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tmw / inter / Angolo tattico
Palermo-Inter -  Con JM nuova linfa all'attacco. Bene la gestione dello 0-1
domenica 22 gennaio 2017, 20:55Angolo tattico
di Matteo Serra
per Fcinternews.it

Palermo-Inter - Con JM nuova linfa all'attacco. Bene la gestione dello 0-1

Per la trasferta di Palermo Pioli rispolvera Banega, spedendo in panchina Joao Mario; in mediana torna invece Brozovic, che riprende il suo posto al centro del campo dopo la squalifica contro il Chievo. Gagliardini vince il ballottaggio con Kondogbia, che parte quindi tra le riserve. Per il resto è confermata la squadra che bene sta facendo in questo periodo. Il Palermo invece si presenta con la difesa a 3, un centrocampo folto con 5 uomini e davanti la velocità di Quaison alle spalle di Nestorovski. 

SUFFICIENZA - Con il ritorno di Brozovic, Gagliardini assume il ruolo che era di Kondogbia: è lui infatti che deve mantenere la posizione di schermo davanti alla difesa, permettendo al suo compagno di reparto croato di spaziare per tutto il campo, seguendo la sua indole. Fin da subito si capisce che la partita verrà decisa sugli esterni, dove in teoria l'Inter ha un uomo in più, dato che il Palermo gioca con un solo centrocampista esterno. Nelle prime fasi però Rispoli mette in difficoltà Ansaldi, che, non aiutato da Perisic, soffre inizialmente la velocità del suo diretto avversario. Fatica anche Banega a trovare una giusta collocazione in campo, dato che dalle sue parti si muove Gazzi, che ha proprio il compito di limitare l'argentino. Il numero 19 per liberarsi dalla sua marcatura cerca sia di abbassarsi sia di alzare il proprio raggio d'azione, ma finisce spesso con il trovarsi fuori dal gioco e non nella posizione ideale per servire i compagni. A causa della grande densità che il Palermo prova a realizzare al centro del campo, l'Inter cerca subito di verticalizzare su Perisic e Candreva, anche con palle lunghe alle spalle dei difensori avversari. La manovra della squadra però non è fluida, anche a causa del terreno di gioco bagnato che rende difficile controllare il pallone. Perisic sembra essere un po' svogliato mentre Candreva non è mai preciso. L'Inter non soffre mai, perché il Palermo non arriva dalle parti di Handanovic, avendo anche due possibilità clamorose con Icardi di portarsi in avanti. Il gioco però non è quello brillante delle ultime uscite, con la sensazione che l'Inter dia per scontato che basti essere in campo per poi trovare il vantaggio. 

IL 6 FA 6 - La ripresa riprende con lo stesso copione del primo tempo, con l'Inter che prova a trovare il vantaggio ma non riesce mai ad essere precisa per farlo. Pioli quindi toglie Banega, che paga anche colpe non solo sue in una giornata opaca, con l'inserimento di Joao Mario. E' il cambio che permette alla squadra di vincere la partita, perché il portoghese riesce a dare un maggiore dinamismo alla manovra, andando anche ad attaccare la profondità quando la squadra riparte. Il gol arriva grazie ad un traversone di Candreva sul quale la difesa del Palermo si addormenta, perdendo la marcatura proprio su Joao Mario. Il cross di Candreva arriva dopo 3 finte, situazione che dovrebbe dare tempo alla difesa di piazzarsi, invece questo, per fortuna dell'Inter, non accade e Joao Mario arriva a colpire tutto solo. Appena prima del gol Pioli aveva pronto il cambio di Ansaldi, inserendo Eder per dare ancora più linfa offensiva all'attacco, ma dopo il vantaggio cambia idea. Sull'1-0 l'Inter è brava a gestire il pallone, non si fa prende dalla foga di trovare il secondo gol ma controlla il gioco, anche perché il Palermo è praticamente nullo in fase offensiva, nonostante l'inserimento di Balogh, che poteva creare qualche problema sulle palle alte. Anche per questo Pioli mette Kondogbia togliendo Perisic, passando ad un 4-3-3 più coperto. Dopo l'espulsione, ingiusta, di Ansaldi, l'Inter con razionalità si abbassa, difendendo qualche metro più indietro rispetto al consueto, lasciando ancora meno spazio al forcing finale degli avversari, passando, dopo l'uscita di Candreva, ad un rombo di centrocampo di cui Joao Mario è il vertice alto alle spalle di Icaridi. Nonostante l'inferiorità numerica l'Inter porta a casa la sesta vittoria consecutiva, dando una grande prova di maturità soprattutto sotto l'aspetto gestionale della partita. Spicca ancora la grande prestazione di Gagliardini, che nelle prime tre uscite in nerazzurro non ha ancora sbagliato un pallone, mostrando di poter essere fondamentale sia con Brozovic che con Kondogbia.