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La missione di Mr. Zhang e il regalo inatteso
domenica 26 febbraio 2017, 00:00Editoriale
di Fabio Costantino
per Fcinternews.it

La missione di Mr. Zhang e il regalo inatteso

Oggi allo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro è in programma la partitissima. No, non mi riferisco a Inter Forever-Roma Legends, che pure sarebbe uno spettacolo da non perdere vista la classe senza età di chi calcherà il campetto in erba sintetica. Parlo della vera Inter-Roma, la classica partita del dentro o fuori per i nerazzurri. Beh, in pratica da qui al 28 maggio lo saranno tutte, lo conferma anche la tabella di marcia preventivata da Pioli e condivisa con la squadra. Però oggi è più decisiva di altre, perché in caso di vittoria, udite udite, in virtù dell'impresa dell'Atalanta al San Paolo entrambe le lepri da inseguire non porteranno a casa neanche un punto. Notizia che avrebbe del clamoroso, visto l'andazzo di questo campionato piuttosto insolito.

La squadra nerazzurra sta realizzando qualcosa di impressionante, d'altri tempi. Nove vittorie nelle ultime dieci partite, con il solo passo falso alquanto particolare allo Stadium, rappresentano una statistica che non può lasciare indifferenti. Un bilancio che in altre annate avrebbe portato l'Inter a ridosso della prima in classifica nonostante la falsa partenza. Invece quest'anno corrono tutte, e neanche 27 punti sugli ultimi 30 disponibili sono stati sufficienti finora a ridurre in modo decente il gap dal piazzamento Champions League. Ma questa 26esima di campionato può essere fondamentale, perché battendo il Napoli i ragazzi terribili di Gasperini non hanno fatto solo un regalo a se stessi, ma anche ai pari cromatici milanesi. Per questa ragione, al di là dell'aura di spettacolarizzazione che accompagna sempre questa sfida diretta, Inter-Roma avrà un peso specifico pauroso. Soprattutto per l'Inter, a meno che nella Capitale la vicenda stadio non abbia distolto gli uomini di Spalletti dall'obiettivo Scudetto.

La matematica terrebbe in vita le aspettative interiste anche in caso di pareggio (meno se arrivasse la sconfitta, che renderebbe vano il k.o. napoletano), però è inutile girarci intorno: con 3 punti stasera la squadra di Pioli tornerebbe prepotentemente in corsa per un obiettivo che, visto il trend manifestatosi nelle ultime 10 giornate, sembrava un'illusione e nulla più, al netto degli encomiabili sforzi. Troppo evidente il gap motivazionale tra le squadre che hanno ancora un obiettivo (direi dalla Juventus al Milan, a occhio) e le altre 13 di questa Serie A già in parte andata in ghiaccio. Troppo facile pronosticare tante altre vittorie di Napoli e Roma, che avranno la possibilità di tenere a bada le rimostranze dell'Inter anche in caso di sconfitta negli scontri diretti del 'Meazza'. Però la speranza e la voglia di realizzare qualcosa di impensabile non devono mai abbandonare chi lavora quotidianamente al Suning Training Centre. E la doppietta di Caldara dimostra come il calcio non sia scienza esatta e le sorprese sono sempre dietro l'angolo. L'obiettivo, come ribadisce continuamente Pioli, è dare il massimo e fare tutto ciò che è in nostro potere per raggiungere il traguardo. Nessuna impresa, anche la più coraggiosa, può essere portata a termine senza provarci. E il casino combinato prima dell'ingaggio dell'attuale allenatore deve rimanere l'unico grosso rimpianto quando si tireranno le somme a fine stagione.

Nel frattempo, garanzia di grande prestazione è la presenza sulle tribune di Jindong Zhang. Il boss di Suning non è, come il figlio Steven, una presenza costante nel mondo nerazzurro. Ma tra una partnership e un'acquisizione in estremo Oriente, Mr. Zhang ha dimostrato di essere in perenne contatto con il suo più grande investimento in ambito sportivo. E quando sale a bordo di un aereo per atterrare in Italia se ne accorgono tutti. Personalmente non ho ancora ben chiaro il quadro delle prossime mosse pianificate dalla proprietà, né sul mercato né in ambito societario. Però quello che vedo e sento mi piace, soprattutto se confrontato con quanto di ancora nebuloso avviene sull'altra sponda del Naviglio. Vicenda in cui preferisco non addentrarmi prima che scadano i termini prestabiliti. La sola toccata e fuga di Zhang a Madrid, dove nel centro del Real di Valdebebas ha incontrato niente meno che Florentino Perez, è un chiaro segnale della volontà di Suning di instaurare significativi rapporti con le grandi potenze del calcio europeo. Solo così si può pensare in grande, sedendo alla stessa tavola dei club che oggi fanno la voce grossa e sportivamente e finanziariamente.

Già Erick Thohir, molti lo ricorderanno, si recò a Madrid in visita istituzionale. E portò a casa una calorosa stretta di mano con il buon Florentino. Se possibile, quello di Zhang è un upgrade della strategia di internazionalizzazione 2.0 dell'Inter, che in attesa di tornare a contendere la Champions League alle top 10 d'Europa ricorda a loro di esserci e che, per dirla alla Tiziano Ferro, potrebbe ritornare (presto). Il fatto ventilato che Mr. Zhang abbia anche strappato un accordo per James Rodriguez mi convince poco, in questi casi non si parla di mercato quanto piuttosto di strategie societarie e commerciali ad ampio raggio. Discorsi in cui, a tempo debito, vengono poi inserite operazioni riguardanti i giocatori. Se poi davvero ci fosse già una mezza promesso per James, tanto di cappello. Me ne farei una (piacevole) ragione. Adesso però testa al campo e a un San Siro tutto nerazzurro. I regali sono graditi, ma vanno scartati.