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tmw / inter / Editoriale
Perisic noTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 25 marzo 2017, 00:00Editoriale
di Alessandro Cavasinni
per Fcinternews.it

Perisic no

Davvero un buongustaio questo José Mourinho, uno che sa riconoscere il talento in un giocatore. Non a caso, infatti, pare che il blitz di Zagabria del manager del Manchester United sia dovuto a un feroce interessamento per i due croati dell'Inter: Ivan Perisic e Marcelo Brozovic. Elementi di qualità, senza dubbio. Calciatori di livello che farebbero comodo a chiunque.

I rumors sui possibili addii di entrambi si rincorrono ormai da mesi. Ma se il potenziale divorzio da Brozo non sembra una gran notizia, dopo vari tira e molla nel corso della sua permanenza in nerazzurro, fa sensazione il pensiero della separazione dall'ex Wolfsburg.

Tante se ne sono dette a proposito di Ivan: hanno detto che è incostante, inconcludente, svogliato, lunatico. La verità è che Perisic è una forza della natura. Esterno totale, che sa difendere e attaccare. Il suo lavoro tattico per la squadra è fondamentale per gli equilibri di manovra. Prezioso nel lavoro di copertura, ma letale in zona-gol: 9 i centri in questo campionato, gli stessi di Nainggolan e uno in più di Dybala giusto per rendere l'idea. Il tutto – attenzione – giocando appunto più da esterno di metà campo che da ala d'attacco nel 4-2-3-1.

Pochi giocatori sanno essere atleti completi come Perisic, uno che va via in velocità ma poi te lo ritrovi anche a segnare di testa in mezzo all'area come un centravanti navigato. Grasse risate a leggere quei titoli di un anno fa, quando qualcuno bollava come "buttati" i 16 milioni pagati per strapparlo al club della Volkswagen. Sedici milioni: pazzesco.

Insomma, Ivan Perisic è uno dei reali cardini dell'Inter attuale. Se davvero Suning intende potenziare questa rosa, non partirà certo togliendole uno dei suoi migliori interpreti. L'era di Thohir è finita, questo va capito. La fase del "fuori uno per metterne dentro un altro" è il passato. E la dimostrazione arriva dalle due sessioni di mercato appena chiuse: si è aggiunto e non sottratto né sostituito alla pari. Perdere Perisic per poi andare a prendere qualcuno anche dello stesso livello (durissima, peraltro) che senso avrebbe?

Aggiungere – ribadiamo – e non sottrarre. Migliorare e non stazionare. Questo ciò che si farà: intervenire nei ruoli carenti con upgrade pressoché certificati. Non a caso i bene informati parlano di un centrale di difesa, di un terzino sinistro, di un centrocampista centrale e di un attaccante. Potrebbe servire tantissimo un esterno mancino che parta da destra, visto che evidentemente questo ruolo non potrà essere di Gabriel Barbosa nel breve periodo ma occorrerà ancora un apprendistato. Uno alla Douglas Costa, per intenderci, sarebbe oro.

In un'Inter in crescita, non sono tantissimi i punti fermi dai quali ripartire con convinzione granitica. Possiamo contare Handanovic, Miranda e Gagliardini; forse D'Ambrosio, Medel e Icardi (a vario titolo e grado). Con un anno in più di nerazzurro, potrebbero entrare a far parte del clan anche Joao Mario, Kondogbia e Banega. Di sicuro, uno di quelli che ha la tessera-socio di questo club platinum è Ivan Perisic. Se ne sconsiglia caldamente la cessione.