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tmw / inter / In Primo Piano
Ranocchia a 360°: “Quella volta che feci da raccattapalle a Materazzi..."TUTTO mercato WEB
© foto di FORNASARI
sabato 12 febbraio 2011, 09:15In Primo Piano
di Alberto Casavecchia
per Fcinternews.it
fonte Gazzetta dello Sport

Ranocchia a 360°: “Quella volta che feci da raccattapalle a Materazzi..."

Il difensore umbro si racconta alla Gazzetta dello Sport parlando del suo passato, del fatto che preferisca il supermercato alla discoteca, con un ovvio pensiero alla partita di domenica

Andrea Ranocchia, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato a tutto tondo, anche del fatto che in questo calcio si senta un giovane diverso. Lui si definisce normale, uno che preferisce il supermercato alla discoteca: “Sono una persona normale. Perciò nel mondo del calcio sembro diverso, ma ci sono tanti colleghi tranquilli, come me”. La carriera va al meglio, con l’arrivo all’Inter e l’esordio in Nazionale. Non c’è il rischio di montarsi la testa: “Sono felice perché la carriera sta andando per il verso giusto. Non c’è il rischio di montarsi anche perché ho 22 anni e non 18. Ne ho viste di tutti i colori, dalle tribune agli infortuni, alle sconfitte. Ringrazio la famiglia e i miei genitori che mi hanno tenuto lontano dai problemi che poi ti puoi portare dentro”. E la discoteca: “Quando ero più giovane ci andavo, ma ora ho mille impegni. Mi perdo negli scaffali del supermercato, mi piace molto cucinare il pesce”. Chi è stato decisivo per la sua carriera: “Tutti e nessuno. Non solo una sola persona”. L’idolo sin da giovane: “Nel 2004, sino a quando ero trequartista, mi piaceva Ronaldo. Divenuto difensore, Nesta. Bei tempi al Perugia, facevo da raccattapalle a Materazzi”.

Come vive Juve-Inter: “Come una grande sfida, proprio come Milan-Roma”. Ma questa è la partita: “Chiunque giochi contro di noi fa la partita della vita. L’importante è giocare da Inter”. Calciopoli: “Una brutta situazione che ha fatto male al calcio. Io vivevo quel periodo da 18enne che passava alla prima squadra”. La sua storia con la Juve: “Lo scorso anno non ho giocato: ero squalificato prima e infortunato poi. A Genova, sono uscito dopo 45 minuti. E perdevamo per 2-0. Ma con l’Arezzo, in Serie B, ribaltammo da 0-2 a 2-2”. Chi toglierebbe alla Juve: “Krasic. Quando punta l'uomo è impressionante. Ma con Zanetti siamo tranquilli. Perché segno poco nonostante l'altezza? Per sganciarmi, mi sgancio. Più che di sfortuna e mancanza di convinzione, credo sia una questione di migliorare il tempismo negli inserimenti”. Gli avversari che l’hanno messo in difficoltà: “Quelli piccoli e rapidi come Miccoli e Lavezzi. Anche marcare Milito era dura. Ho cercato di giocare sempre in anticipo”. Domenica marcherà Toni e Del Piero: “Ora che ho detto così, segnerà Toni”. L’Inter prende molti gol: “La nostra filosofia è farne uno in più”.

Nello spogliatoio si fanno tabelle scudetto? “No. Abbiamo il programma del mese e crociamo le partite disputate, anche se ho mandato un sms a Dainelli per chiedergli di fermare il Milan. Andare di gara in gara è la filosofia di Leo, una persona positiva che non ho visto mai arrabbiato”. Pronostico: “Vince l’Inter per 2-1. Segna, come detto, Toni e poi due dei nostri, non importa chi”.