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tmw / inter / Editoriale
Se ci segna pure Del PieroTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 marzo 2012, 00:01Editoriale
di Alessandro Cavasinni
per Fcinternews.it

Se ci segna pure Del Piero

Cari lettori, mi trovo a scrivere un editoriale che mai avrei voluto scrivere. Parlare a caldo dopo un ko come quello di Torino è difficile, però mi tocca. E avverto immediatamente i permalosi: stavolta non sarò affatto morbido.

Nessuna carezza, nessuna comprensione, nessuna riconoscenza: mi duole, ma stavolta sono tutti colpevoli. E non è la prima volta in questa stagione sempre più nera e sempre meno azzurra. Non si possono utilizzare termini con accezioni positive per chi crolla contro una squadra tutto fuorché irresistibile. Una squadra timida nel primo tempo: impacciata e in grave pericolo, salvata da Buffon più di una volta. Poi il gol di Caceres e tutto si squaglia.

Si squaglia l'Inter, in tutti i suoi interpreti. La difesa non ne becca più una, il centrocampo perde furore e l'attacco non punge. Soprattutto, la partita la perde malamente Ranieri, che si rimangia le buone intuizioni della prima parte con cambi incomprensibili: Faraoni interno di sinistra? Forlan trequartista? Tridente? I nerazzurri non si raccapezzano più e per gli avversari è troppo facile. Talmente facile che segna pure Del Piero, uno che ormai il campo lo vede meno di Guarin o Sneijder.

Da qui l'increscioso secondo tempo, che non può avere alcuna scusante. Una partita che alla fine ti lascia quella sensazione di non aver niente da dare, né a livello tecnico né a livello mentale. Gli altri le provano tutte pur di superarci: Vucinic usa i gomiti, Chiellini è francamente deprecabile quasi in ogni suo atteggiamento, l'arbitro sembra uno di casa. Ma proprio in questo clima ti aspetti il sangue agli occhi, e invece ecco che Nagatomo va a dare la mano a Del Piero dopo la solita simulazione per farlo cacciare (il giapponese è già ammonito). Basta. Basta. Basta.

Chi non ha più nulla da dare (o chi non ne ha mai avuto) vada via, si faccia da parte. Si può perdere in tanti modi, l'Inter ha nuovamente optato per il peggiore. Regalando di fatto i tre punti ai rivali che non vedevano l'ora di vederci affondare. Per carità, il calcio è uno sport e tale deve restare. Però è arrivato il momento che ognuno si prenda la sua bella fetta di responsabilità. C'è una maglia da onorare, e la volontà spesso supera la qualità. Quest'Inter, oggi, non ha né l'una né l'altra.

Twitter @Alex_Cavasinni