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Retroscena Longo. "È come Sheva. L'Inter lasciò la metà perché lui..."
venerdì 8 giugno 2012, 17:15In Primo Piano
di Fabrizio Romano
per Fcinternews.it
fonte Il Secolo XIX

Retroscena Longo. "È come Sheva. L'Inter lasciò la metà perché lui..."

È l'uomo del momento, Samuele Longo. Il Genoa pensa di riprenderlo nell'ambito dell'affare Destro, l'Inter lo coccola dopo la tripletta al Milan e una stagione straordinaria aspettando la finalissima scudetto. Eppure, c'è tanto da raccontare sulla storia di questo ragazzo. Che come vi abbiamo già riferito, fu preso per 90.000 euro, scovato da Piero Ausilio in una sfida contro il Treviso e portato all'Inter, nel mondo dei sogni. Poi - come si legge sul Secolo XIX - la comproprietà al Genoa. Longo ha giocato sei mesi e fatto molte cose buone in rossoblù, tra gennaio e giugno dell’anno scorso. Tutto perché all'Inter di Fulvio Pea si sentiva chiuso, al suo posto giocava sempre Simone Dell'Agnello.

Il responsabile del settore giovanile del Genoa, Michele Sbravati, rivela la mossa del Grifone: "Lo scegliemmo e scegliemmo bene. Perché il ragazzo è serio, ha una bella famiglia, ha prospettive sicure. Sembra esattamente Shevchenko". Fisicamente? "Non solo. Stesso modo di correre, anche stessa conformazione della testa. In campo di più: attaccante veloce, generoso. Prima punta, ma non statico. Disposto al sacrificio e con grandi margini", le sue parole al Secolo.

Eppure, non è tutto. Perché il Genoa e l'Inter per poco non fecero saltare questa operazione con Samuele stesso di mezzo. Lo spegia Mario Donatelli, direttore sportivo del settore giovanile rossoblù: "Quando lo portammo a Genova, dovemmo fare un po’ di fatica. Perché l’Inter non era del tutto convinta di lasciar andare il ragazzo e perché c’erano altre squadre interessate. Era vicinissimo alla Sampdoria". Donatelli sottolinea che Longo è forte anche spalle alla porta. E anche da lui arriva un giudizio convinto: "Farà ottime cose". Su una lui e Sbravati hanno un’opinione diversa. Per Sbravati, "Longo può stare già nel parco attaccanti di una squadra di serie A". Donatelli invece la vede differentemente: "Per la A sarà pronto presto. Due anni, anche uno. Ma, secondo me, l’ideale è fargli fare un anno di esperienza in B. Dove può giocare di più". Quel che è certo, è che Samuele Longo è così: un patrimonio assicurato.